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Sesta municipalità

Corso San Giovanni, gli stalli della discordia

Iniziati i lavori e poi ricoperti per quelli all’altezza del deposito tram dell’Anm

Corso San Giovanni, gli stalli della discordia

I lavori degli stalli per motocicli poi coperti (a destra)

NAPOLI. Un appello per dotare corso San Giovanni di stalli per ciclomotori: è quello che arriva dalla sesta Municipalità.

In un richiesta del 6 febbraio agli organi tecnici della circoscrizione, il presidente Sandro Fucito, l’assessore ai lavori Pubblici Antonio Di Costanzo e il vertice della commissione competente Daniele Simonetti avevano sottolineato la necessità di aumentare le zone di fermata per i mezzi a due ruote per prevenire soste disordinate su altre aree o sui marciapiedi e la necessità che gli stalli «nei pressi del tratto di intersezione del tram con il deposito, ovvero del civico 434, con dispositivi utili a impedire l’impropria sosta delle auto».

Ma i posti all’altezza dell’uscita dei tram del deposito Ann sono stati rimossi. Ironia della sorte, questo è avvenuto nel giorno in cui Fucito, Di Costanzo e Simonetti, rispondendo al rup che aveva preso atto della richiesta di maggiori posti lungo corso San Giovanni, avevano, in una nuova pec invitando a procedere in base alla richiesta del 6 febbraio ponendo gli stalli «sul lato interessato dal maggior traffico veicolare in direzione Napoli nonché dal maggior numero di attività commerciali».

Allo stesso tempo, si chiedeva che i posti sul marciapiede opposto fossero creati «in maniera aggiuntiva». Il perché di quanto avvenuto, a questo punto, non è ancora dato saperlo e proprio Simonetti ha presentato una richiesta di accesso agli atti per prendere visione «di tutta la documentazione amministrativa che ha determinato la rimozione degli stalli per ciclomotori».

Lo stesso presidente della commissione municipale Lavori pubblici rivolge «un appello all’assessore Edoardo Cosenza, dotato levato di senso civico, chiedendogli se davvero si preferisca avere una sosta selvaggia ignorando le istanze provenienti dai cittadini. Da un giorno all’altro si coprono gli stalli, è un fatto grave perché ora ci sono gli scooter sui marciapiedi in un tratto altamente frequentato ricco di attività commerciali».

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