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PIAZZA PLEBISCITO
25 Febbraio 2025 - 08:49
NAPOLI. «Una svolta storica»: così i promotori della campagna nazionale "Ecogiustizia Subito - In nome del popolo inquinato" definiscono la recente sentenza della Corte europea dei Diritti dell'uomo, che impone un cambio di rotta per la Terra dei Fuochi. Per chiedere verità, giustizia e bonifiche immediate, le associazioni Acli, Agesci, Arci, Azione Cattolica Italiana, Legambiente e Libera hanno organizzato un flash mob in piazza Plebiscito a Napoli.
NAPOLI, PIAZZA PLEBISCITO: LA VOCE DELLA SOCIETÀ CIVILE. In piazza Plebiscito, davanti alla Prefettura, le sei associazioni promotrici, insieme alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, il comitato Stop Biocidio e Zero Waste, hanno dato vita a un flash mob con la lettura della sentenza di condanna della Corte Europea, interpretata dall'attore napoletano Antimo Casertano. La sentenza ha condannato l'Italia per non aver tutelato il "diritto alla vita" dei residenti nella Terra dei Fuochi, tra Napoli e Caserta: 2,9 milioni di persone, in 90 Comuni, vittime di smaltimento illegale di rifiuti.
LETTERA AL PREFETTO: RICHIESTE PER LA TERRA DEI FUOCHI. Le associazioni hanno consegnato al prefetto di Napoli, Michele di Bari, una lettera indirizzata anche al ministro dell'Ambiente, al Commissario unico nazionale per la bonifica, al presidente della Regione Campania e al prefetto di Caserta. Nella lettera, si chiede una strategia coordinata e globale per gli interventi, un'autorità indipendente e un monitoraggio civico, ma anche una piattaforma di informazione pubblica e ovviamente un'accelerazione delle bonifiche. La chiusura del ciclo dei rifiuti con impianti di economia circolare, il nodo delle bonifiche e il blocco delle conferenze ono conseguenze dirette di tutto ciò. Le associazioni denunciano il blocco delle conferenze di servizi per la delimitazione del Sin Area vasta di Giugliano (Area Vasta Masseria del Pozzo - Schiavi), con l'ultima seduta risalente al 25 ottobre 2022. Si chiede alla Regione Campania di sbloccare la situazione.
"ECOGIUSTIZIA SUBITO": UN APPELLO PER IL FUTURO. «È ora che anche per la Terra dei fuochi soffi il vento dell'ecogiustizia», affermano i promotori, chiedendo allo Stato di assumersi le proprie responsabilità. «Queste misure sono un atto dovuto ai cittadini della Campania, per riscattare il territorio e riaffermare legalità, trasparenza e giustizia ambientale».
PROSSIME TAPPE DELLA CAMPAGNA. La campagna "Ecogiustizia Subito - In nome del popolo inquinato" proseguirà il 12 marzo a Brescia e il 3 aprile a Napoli Est.
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