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01 Marzo 2025 - 08:50
NAPOLI. Ulteriori misure di ordine e sicurezza pubblica per il possibile arrivo a Napoli dei cosiddetti "Maranza". È quanto disposto durante la riunione che si è svolta ieri, presieduta dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari, del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, cui hanno partecipato l'Assessore alla Legalità e Polizia locale del Comune di Napoli, il Vice Questore vicario, il Comandante provinciale dei Carabinieri, il Dirigente del Compartimento Polfer, il rappresentante del Comando provinciale della Guardia di Finanza e il Comandante della Polizia Metropolitana.
In merito alle notizie apparse di recente sul web, riguardo all'intenzione del cosiddetto gruppo 'Maranza', di raggiungere oggi Napoli con un treno ad Alta Velocità, con asseriti intenti provocatori, il Comitato, dopo un approfondito esame, sulla scorta dell'attività di prevenzione e controllo già avviata dalle Forze dell'ordine nell'immediatezza, ha disposto ulteriori misure di ordine e sicurezza pubblica, al fine di scongiurare eventuali episodi di violenza o di illegalità», si legge nella nota. «Le determinazioni sono state adottate anche in relazione alla circostanza che, nella giornata di oggi, si disputerà, presso lo stadio Maradona, l'incontro di calcio Napoli Inter, in occasione del quale è previsto un massiccio afflusso, presso la città di Napoli, di tifosi per assistere alla competizione sportiva» si chiude la nota.
Intanto la Digos di Napoli ha intensificato i monitoraggi su strada e sul web. Al momento, come disposto dalle varie Questure sul territorio italiano, non sarebbero emerse criticità, anche se la Polizia di Stato ha innalzato il livello di sicurezza a Napoli. A parte qualche «botta e risposta» con video e post sui social, non ci sarebbero stati contatti. Nei giorni scorsi da più parti è stato lanciato l'allarme per il presunto rischio di risse e tafferugli connessi alla "challenge" denominata "Maranzasu Napoli" lanciata su Tik Tok, con la minaccia di alcuni gruppi di «invadere» la città e di «fare un macello».
La 'challenge' è partita da Torino, dove un giovane e popolare streamer ha diffuso un video, ovviamente diventato virale, in cui lancia la sfida: «stiamo chiamando tutti i 'Maranza' che ci sono in Italia per scendere tutti insieme al Sud». «A tutti quelli del Sud che si esaltano dicendo 'noi abbiamo questo' (qui mima il gesto di premere il grilletto di un'arma da fuoco ndr) rispondiamo che è roba da film. La vita reale è un'altra. Totò Riina ci ha lasciato anni fa. Noi vi faremo vedere la vita reale. Se salite al nord vi scippiamo 'o telefonin'. Vi faremo vedere la vita reale, non i film e le fantasie». L'autore è un 24enne di origini marocchine. È arrivato a Torino da bambino e ha vissuto nel quartiere Barriera di Milano.
Dal 2019 realizza video con provocazioni e bravate. Come questo, appunto, che è rimbalzato sui social ed è stato imitato da diversi altri Maranza che hanno prodotto filmati contenenti annunci violenti, con toni provocatori e di sfida Intanto il commissario dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Massimiliano Capitanio attraverso una nota ricorda: «Le piattaforme che stanno ospitando i video relativi a questa assurda e vergognosa challenge tra i cosiddetti Maranza hanno gli strumenti per rimuoverli immediatamente. E in parte lo stanno già facendo. Le stesse regole di Agcom sono perentorie: in Rete non devono permanere video pericolosi per i minori o che incitano all'odio. Diversamente l'Autorità ha il potere di ordinare la rimozione dei contenuti e l'oscuramento dei profili fino ad arrivare a sanzioni da 250.000 euro per ogni singolo video».
Dalla politica sono arrivati diversi appelli a non prendere sotto gamba queste minacce e contro-minacce virtuali. Il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli ha parlato di «sfide inquietanti e da monitorare per evitare scontri in piazza», aggiungendo di aver «allertato le autorità locali e nazionali». «Dobbiamo evitare che Napoli sia tenuta in scacco da questi 'fenomeni'», gli ha fatto eco il senatore della Lega Gianluca Cantalamessa, che ha interpellato Piantedosi. Ed il consigliere comunale di Napoli Luigi Musto ha invitato il sindaco Manfredi a coinvolgere lo stesso ministro perchè «bisogna intervenire subito, prima che questa folle minaccia possa trasformarsi in qualcosa di più grave e violento».
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