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Il caso
04 Marzo 2025 - 08:42
La sede dell'Ufficio scolastico regionale della Campania
MARANO DI NAPOLI. Era stato definito «iperattivo» e così gli avevano limitato la frequenza a scuola. A quel punto, i genitori hanno deciso di denunciare tutta la vicenda rivolgendosi al ministro Giuseppe Valditara e all’associazione “La Battaglia di Andrea”. Protagonista della vicenda un bambino di quinta elementare di una scuola di Marano di Napoli.
E così il papà e la mamma sono stati convocati dall’Ufficio scolastico regionale della Campania dopo l’interessamento del ministro dell’Istruzione. «Spiegheremo tutto quello che è accaduto - dice la mamma del ragazzino -. Anche il fatto che ci chiedevano di somministrare medicine a nostro figlio, nonostante il divieto dei medici, e di essere collaborativi altrimenti ce lo avrebbero tolto».
La mamma, pochi giorni fa, aveva raccontato che il ragazzino era costretto a fare solo nove ore di lezione a settimana perché ritenuto iperattivo e che la scuola aveva dato disponibilità ad accettarlo a patto che si fosse sottoposto a cure farmacologiche. Di qui la denuncia dei genitori dell’alunno che avevano anche rivolto un appello al ministro Valditara. Che lo aveva subito raccolto attivando l’Ufficio scolastico regionale affinché ascoltasse i familiari. Cosa che è avvenuta.
E in una nota dello stesso Ufficio si legge che «ribadiamo il nostro impegno affinché venga garantito il pieno diritto all'istruzione attraverso un percorso personalizzato, che assicuri una regolare frequenza scolastica e il supporto adeguato a ogni esigenza del bambino».
E ancora: «Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara insieme all’Ufficio scolastico regionale per la Campania, ha seguito con la massima attenzione, fin dalla prima segnalazione, la situazione verificatasi nella scuola di Marano. L’obiettivo è garantire al bambino coinvolto, così come a tutti gli studenti, un percorso scolastico realmente inclusivo e continuativo».
L’Ufficio scolastico regionale «di concerto con il ministro l’Usr ha avviato un immediato confronto con la dirigente scolastica e incontrato la madre del bambino per acquisire ogni elemento utile a supportare la riorganizzazione degli interventi necessari. Per il 5 marzo è stata convocata una riunione del gruppo di lavoro operativo per l'inclusione, che vedrà la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti: scuola, famiglia ed esperti del settore socio-sanitario».
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