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Torre Annunziata
07 Marzo 2025 - 08:42
TORRE ANNUNZIATA. Blitz dei carabinieri tra Napoli e Salerno: smantellate 15 piazze di spaccio, indagato a piede libero per falso ideologico anche un sacerdote. È il risultato di un’operazione condotta dal Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata che hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, emessa dal gip del Tribunale oplontino, su richiesta della Procura, nei confronti di 51 soggetti, dei quali 15 in carcere, 17 agli arresti domiciliari e 19 sottoposti all’obbligo di presentazione ai carabinieri, gravemente indiziati per detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti.
Le misure cautelari sono state eseguite nei confronti di 48 indagati, mentre dei restanti tre, due sono attualmente all’estero e il terzo è tuttora attivamente ricercato. Il provvedimento è stato notificato a indagati a Torre Annunziata, anche Boscoreale, Castellammare di Stabia, Lettere, Sant’Antonio Abate, Trecase, Angri, Agropoli, Capaccio, Battipaglia e Scafati e Catania. Alcuni degli indagati sono già detenuti in carcere a Parma, Vibo Valentia, Sulmona, Benevento e Viterbo.
Avvalendosi di corrieri della droga provenienti da Napoli e Roma gli indagati avrebbero posto in essere un giro di affari di circa 8 milioni di euro, con oltre 500.000 euro in contanti sequestrati dagli inquirenti nel corso delle indagini. Le investigazioni, condotte attraverso una poderosa attività di intercettazione telefonica e ambientale, che si è protratta per diversi mesi, hanno consentito di documentare e ricostruire le dinamiche relative alla gestione dell’attività di spaccio in ben 15 piazze di diverse città, in provincia di Napoli e di Salerno, nonché di recuperare e sequestrare complessivamente 19 chilogrammi di cocaina.
Dalle indagini è emerso che alcuni indagati si servivano delle abitazioni di soggetti incensurati e anziani per occultare ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, mentre altri sfruttavano la presenza di neonati per eludere eventuali controlli. E tra gli indagati figura anche un sacerdote di Torre Annunziata.
Inoltre, una donna è stata ripresa durante lo spaccio di droga con un neonato in braccio. L’approvvigionamento delle varie piazze di spaccio avveniva mediante il ricorso a fidati corrieri che, a tal fine, utilizzavano autovetture dotate di scomparti segreti in cui lo stupefacente veniva abilmente occultato.
Nel corso delle indagini, gli inquirenti hanno operato sette arresti in flagranza di reato, individuando anche soggetti in possesso di armi detenute illegalmente. Il procuratore Nunzio Fragliasso parla, relativamente all’episodio dello spaccio con un bimbo in braccio, di «evoluzione in peggio per evitare i controlli, con mamme che spacciano con i figli in braccio per evitare di essere controllate».
Dal canto proprio, il prefetto Michele di Bari, a margine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a Torre Annunziata, all’Istituto scolastico alberghiero “Graziani”, parla di «bel segnale di riscatto per la città. Grande apprezzamento alla Procura della Repubblica, al dottor Nunzio Fragliasso, alla Procura distrettuale e alle forze di Polizia, che hanno fatto un lavoro estremamente positivo».
E il presidente di Sos ImpresaRete per la legalità, Luigi Cuomo, è chiaro: «Grazie all’incessante lavoro della Procura di Torre Annunziata e dei carabinieri si restituisce fiducia ai cittadini onesti e si conferma che la legalità può e deve prevalere. Il nostro appello è che sempre più cittadini trovino il coraggio di denunciare e di collaborare con le istituzioni per liberare i nostri territori dalla morsa della criminalità. Il contrasto al traffico di droga e alle organizzazioni criminali è una priorità per le istituzioni e per tutti i cittadini onesti che vogliono un futuro libero dalla paura e dall’oppressione».
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