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8 marzo

Donne, 10mila studenti in piazza

I giovani dei licei riempiono piazza Plebiscito. De Luca: «Arretramento sui diritti per le donne»

Donne, 10mila studenti in piazza

NAPOLI. Oltre 10mila studenti delle scuole superiori campane hanno danzato sulle note di "Bella Così", brano di Chadia Rodríguez e di Federica Carta, in piazza del Plebiscito a Napoli. Si è svolto così il flash mob promosso, alla vigilia della Giornata internazionale della donna, dalla Regione Campania e attuato da Scabec Spa.

«Un messaggio mandato ai dirigenti scolastici - ha detto l'assessora all'Istruzione Lucia Fortini - si è trasformato in una risposta che non ci aspettavamo. Quella campana è una comunità scolastica bellissima. Sono state le studentesse a scegliere la canzone al centro del flash mob, Bella Così, un brano che le rappresenta. Il messaggio da lanciare oggi a ciascuno e ciascuna, perché vale pure per i ragazzi, deve scegliere da solo e da sola quella che è la propria strada. Oggi ci sono ancora troppe ragazze che si fanno condizionare dai fidanzati».

E ancora, Fortini spiega: «C'è questo 'malessere', questo amore concepito come possessività, come limitazione, che molte ragazze considerano invece come un indicatore di amore vero, puro. Bisogna scardinarlo, però per farlo bisogna anche parlare un linguaggio che arrivi ai ragazzi e alle ragazze». Sul palco, oltre a Federica Carta, anche Anna Tantangelo, Ste e Marisa Laurito, insieme a diversi esponenti istituzionali, compreso il governatore Vincenzo De Luca, richiestissimo per i selfie, per il quale «solo attraverso l'impegno civico, la condivisione, la partecipazione e l'educazione possiamo costruire un futuro più giusto, libero da discriminazioni di ogni genere».

E ancora, il governatore ha aggiunto: «Sulla forte violenza subita in questi mesi dalle donne c'è un doppio problema, uno che riguarda ovviamente la tutela della sicurezza e questo riguarda le istituzioni, il ministero dell'Interno, i vari corpi dello Stato. Ma è del tutto evidente anche un problema culturale».

«Ormai si immagina di nuovo - ha detto De Luca - che la donna sia un oggetto da possedere, il limite fra violenza e non violenza è diventato molto labile. C'è veramente una sorta di passo indietro sul piano della civiltà, dei diritti e del rispetto della persona. Dobbiamo riprendere il lavoro molto a fondo, nelle famiglie innanzitutto, nelle scuole, nelle associazioni di volontariato, dobbiamo incentivare la pratica sportiva, l'incontro anche delle famiglie e delle scuole, cioè mettere in piedi un'iniziativa che riguardi tutta la società, altrimenti questo fenomeno diventerà davvero drammaticamente pesante. Poi - ha aggiunto De Luca - c'è il tema dei diritti su cui, soprattutto per le donne, stiamo facendo passi indietro. Mi riferisco all'interruzione di gravidanza, all'uguaglianza di genere, all'uguaglianza sui posti di lavoro. C'è un divario del 20% di retribuzioni fra lavoratori maschi e femmine. Non va bene, dobbiamo ancora fare passi in avanti sul piano dell'uguaglianza di genere».

Tornando alla manifestazione, i partecipanti hanno seguito un dress code simbolico - abiti neri con accessori o nastri gialli - nell'ambito di una performance curata da Linda Martinelli (direzione artistica e coreografie), Valeria Apicella (danzatrice e assistente coreografa) e Laura Ottieri (assistente coreografa). A moderare l'evento Carmen Mauriello, in rappresentanza dell'Unicef, che ha deciso di sostenere l'iniziativa, e Arianna Corrente. L'evento di piazza si è spostato poi a Palazzo Reale con la manifestazione conclusiva della II edizione del percorso sulla leadership femminile dal titolo “Per costruire nuove possibilità: una leadership più generativa, più trasformativa, al femminile”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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