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Camorra
08 Marzo 2025 - 08:40
Tina Rispoli e il marito Tony Colombo; nel riquadro Vincenzo Di Lauro, secondogenito del capoclan “Ciruzzo ’o milionario”
NAPOLI. Accuse a picco per la controversa coppia in odore di camorra. Assolti per non aver commesso il fatto il cantante neomelodico Tony Colombo e Tina Rispoli, difesi dagli avvocati Sergio Cola, Andrea Imperato e Alfredo Sorge. Ad entrambi la Dda contestava il concorso esterno in associazione mafiosa e la partecipazione finalizzata alla produzione di sigarette di contrabbando nell’ambito di un’indagine che il 17 ottobre 2023 ha portato a 27 arresti, tra cui quello di Vincenzo Di Lauro, colui che, secondo la Procura e i carabinieri del Ros, dopo la scarcerazione si è adoperato per dare un’impronta imprenditoriale al clan.
Al secondogenito del boss Paolo di Lauro, detto “Ciruzzo ’o milionario”, ieri sono stati comminati 20 anni di reclusione, gli stessi chiesti dal pm Lucio Giugliano che per la coppia aveva invece invocato una condanna a 9 anni a testa. Il coinvolgimento di Tony Colombo e di Tina Rispoli trova la genesi nel loro matrimonio, in particolare dal sequestro del cellulare del cantante neomelodico dopo le fastose nozze celebrate il 27 marzo 2019, con tanto di carrozza bianca trainata da cavalli con a bordo gli sposi e festoso corteo nuziale che bloccò letteralmente il traffico di corso Secondigliano.
Tra i figuranti che presero parte a quella cerimonia, c’erano, nella veste di trombettieri, cinque ispettori-musicisti della Polizia Penitenziaria, immortalati nei video dei fan di Colombo finiti sui social, che portarono alla sospensione e poi al licenziamento. Nelle chat del telefono vennero individuate conversazioni con Vincenzo Di Lauro ritenute penalmente rilevanti. Ad eccezione di Tony e Tina, l’indagine dei pm antimafia ha portato alla condanna da parte del gup Ivana Salvatore di tutti i restanti 18 imputati, tra cui il fratello della Rispoli, Raffaele, a cui sono stati inflitti 16 anni e 8 mesi. Queste nel dettaglio le altre pene: Umberto Lamonica, 13 anni e 4 mesi; Diego Leone, 13 anni e 6 mesi; Daniele Volpicelli, 8 anni; Marco Minichini, 6 anni e 8 mesi; Raffaele Di Natale, 14 anni e 9 mesi; Giovanni Cortese, 7 anni e 4 mesi; Alessandro Nocera, 11 anni; Gennaro Nocera, 11 anni; Pietro Granata, 6 anni e 8 mesi; Gennaro Rizzo, 8 anni; Salvatore Esposito, 5 anni; Gennaro Migliore, 2 anni e 8 mesi; Luigi De Rosa, 2 anni e 6 mesi; Antonio De Rosa, 2 anni e 6 mesi; Raffele Barrese, 2 anni; Gennaro Casaburi, 1 anno e 8 mesi.
Il 20 ottobre 2024 e il 31 gennaio 2025 marito e moglie sono stati rispettivamente scarcerati per attenuazione delle esigenze cautelari, e posti ai domiciliari, lui a Gaeta e lei a Minturno. Il 23 dicembre, mentre era in carcere, il neomelodico era stato protagonista di un’esibizione canora per i detenuti che scatenò un vespaio di polemiche. Per gli avvocati della coppia l’indagine e il processo hanno causato danni all’artista: «La sentenza fuga ogni dubbio», hanno detto soddisfatti Cola, Imperato e Sorge, ma «in tutti questi anni di sofferenza a farne le spese è stato Tony Colombo. La sua carriera ha subìto un duro contraccolpo».
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