Tutte le novità
Allarme obesità
09 Marzo 2025 - 08:47
NAPOLI. Il paradosso è nato perché l'indice di massa corporea non è l'indicatore più adeguato della reale obesità che si misura meglio con un metro: il girovita deve essere meno di 88 cm nelle donne e 102 cm negli uomini, ma soprattutto deve misurare meno di metà dell'altezza, per la salute del cuore e non solo. Il 2023 è stato però l'anno della svolta per le terapie: è ora possibile trattare i pazienti con scompenso cardiaco con un farmaco specifico anti-obesità, semaglutide, ottenendo un miglioramento dei sintomi e della funzionalità oltre che una riduzione significativa del peso corporeo.
«Scompenso cardiaco e obesità sono due epidemie in rapidissima crescita: l'insufficienza cardiaca oggi colpisce oltre un milione di italiani e si stima un incremento del 30% dei casi entro il 2030, osserva Pasquale Perrone Filardi, presidente Sic e direttore della scuola di specializzazione in malattie dell'apparato cardiovascolare dell'Università Federico II di Napoli.
«L'aumento dei casi è trainato in parte dall'incremento dell'aspettativa di vita, perchè la prevalenza della patologia raddoppia a ogni decade di età e dopo gli 80 anni lo scompenso colpisce il 20% della popolazione. Tuttavia l'insufficienza cardiaca - continua - ha anche l'obesità fra le sue cause principali perchè i chili in eccesso comportano, fra le altre cose, un incremento dell'infiammazione generale, un maggiore stress su metabolismo e sistema cardiovascolare e un aumento del grasso viscerale anche a livello cardiaco».
Aggiunge Ciro Indolfi, past-president della Società Italiana di Cardiologia e ordinario di cardiologia a Catanzaro: «È proprio il grasso viscerale e addominale il più pericoloso e quello che dovrebbe essere realmente misurato. È necessario valutare la distribuzione del grasso e non soltanto l'indice di massa corporea così ogni possibile vantaggio di sopravvivenza per gli obesi sparisce. L'obesità infatti fa male al cuore: la probabilità di avere un infarto, un ictus o un evento cardiovascolare fatale aumenta dal 67 all'85% rispetto a chi è normopeso, tanto che i chili in eccesso “rubano” fino a 6 anni di vita, secondo un recente studio pubblicato su Jama».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo