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la vela gialla
11 Marzo 2025 - 08:59
NAPOLI. Sono 24 i mesi che separano il Lotto A di Scampia dalla piena rinascita: sorgeranno 145 alloggi, 97 suddivisi nei tre edifici del Lotto A e 48 nel lotto L, asili nido, un Civic Center, spazi comunitari e un intero ecosistema urbano sostenibile. L’ecoquartiere sarà realizzato secondo standard di massima efficienza energetica e prevede l’impiego di cento unità lavorative, 25 ditte specializzate subappaltatrici e 50 professionisti del Piloda Building tra ingegneri e progettisti. «Siamo impegnati in cinque diversi Pui a Genova, Bologna, Roma, Napoli e Messina. Samo qui a ricevere il sindaco per la naturale prosecuzione dell’abbattimento della Vela gialla che vede impiegati nel getto della fondazione di uno dei tre blocchi che insistono sul lotto A che danno vita a 97 nuovi alloggi mentre altri 48 saranno ubicati nell’area L» dice Emanuele Di Palo, Ceo di Operazione srl Piloda Building.
Ignazio Di Palo, Cfo di Piloda Group, spiega che «è un intervento di oltre 50 milioni di euro che noi contiamo dal punto di vista finanziario di riuscire fatturare per l’80 per cento in quest’anno. Abbiamo dedicato al cantiere molte risorse in attrezzature, oltre due milioni, per far sì cantiere procedesse con la massima celerità ed è in piena attività, Dedicheremo al progetto, per un fatto di vicinanza alla sede storica, tutte le risorse finanziare di cui necessiterà per il pieno rispetto dei tempi e che l’opera sia compiuta nel più breve tempo possibile». Dal canto proprio, l’architetto Matteo Valente, dello studio Settanta7 che si è occupato progettazione esecutiva del comparto M di Scampia sottolinea che «il nostro obiettivo è stato fin dall’inizio quello di puntare su un’architettura iconica che potesse rilanciare l’intero quartiere, quindi l’architettura come mezzo di rilancio e riqualificazione attraverso edifici che siano da una parte sostenibili e al tempo stesso possano rappresentare la contemporaneità e l’iconicità per cui tutti abbiamo conosciuto fin ad oggi il quartiere di Scampia per vicissitudini differenti. Il nostro obiettivo è stato quello di approcciare alla riqualificazione attraverso un’architettura vera, iconica che potesse rappresentare essa stessa il tramite della riqualificazione».
Infine, il geometra Ferdinando Petrellese, responsabile di commessa: «Per l’edificio A3 sono in corso le opere di fondazione con il consolidamento del terreno con un sistema chiamato jet grouting e contiamo di ultimare le lavorazioni entro la settimana prossima e poi partire con le fondazioni in calcestruzzo. Per l’Edificio A1 è stato preparato lo scavo, fatto lo strato cuscinetto con del misto granulare e in questo momento è in corso il getto di magrone per le fondazioni. Per l’edificio A2 è in corso la preparazione di posa per lo strato di fondazione con demolizione di parti di muri esistenti e il livellamento della quota del terreno».
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