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Colpo da ko ai Piacente-Rega, inflitti oltre tre secoli di carcere

Il boss dello spaccio della “219” condannato a 24 anni, più di 18 alla moglie

Colpo da ko ai Piacente-Rega, inflitti oltre tre secoli di carcere

NAPOLI. Stangata per i nuovi narcos dell’hinterland napoletano. Capi e gregari del clan Piacente-Rega con base nelle 219 di Brusciano, dopo la colossale retata del novembre 2023, ieri mattina hanno incassato una sfilza di condanne ben trentotto nel processo di primo grado celebrato con il rito abbreviato. Il gip del tribunale di Napoli, dando ampio accoglimento alla linea della Procura, ha inflitto pene “severe”, che per alcuni degli imputati sono andate ben oltre i vent’anni. Quasi tre secoli e mezzo, invece, gli anni di carcere disposti in totale e una sola assoluzione.

Questo, nel dettaglio, il dispositivo pronunciato ieri dal giudice di primo grado: Giovanni Accietto, 4 anni e 10 mesi; Giuseppe Aversano, 4 anni e 8 mesi; Luigi Broegg, 9 anni e 6 mesi; Ilaria Cangiano, 18 anni e 6 mesi; Anna Capaccio, 2 anni e 4 mesi; Emanuele Capobianco, 9 anni e 6 mesi; Alberto Carillo, 2 anni e 4 mesi; Ciro Casolare, 5 anni; Siria Castaldo, 4 anni e 8 mesi; Francesco Cecero, 19 anni e 4 mesi; Mario D’Amore, 9 anni e 4 mesi; Vincenzo D’Angelo, 10 anni e 3 mesi; Tiziana De Donato, 18 anni e 6 mesi; Vincenzo De Donato, 9 anni; Martina Del Giudice, 18 anni; Ciro De Luca, 12 anni e 4 mesi; Maurizio Esposito, difeso dall’avvocato Luigi Poziello, 1 anno e 3 mesi grazie all’esclusione dell’aggravante mafiosa e al riconoscimento delle attenuanti generiche; Vincenzo Fusco, 2 anni e 2 mesi; Francesco Guadagno, 4 anni e 3 mesi; Raffaele Guadagno, 9 anni e 4 mesi; Sharon Guadagno, 9 anni e 5 mesi; Angelo Ildebrante, 2 anni; Carmine Ischiero, 9 anni e 9 mesi; Miriam Lanza, 4 anni e 4 mesi; Costantino Magrelli, 18 anni e 2 mesi; Carmelo Mastrojanni, 9 anni; Francesca Maurano, 9 anni e 8 mesi; Arturo Nardi, 2 anni; Donato Nembrotti Menna, 11 anni; Bruno Piacente, 24 anni; Immacolata Pistuggia, 9 anni e 4 mesi; Eugenio Salvatore Ricciardi, 9 anni e 11 mesi; Giuseppe Riccioli, 8 mesi; Antonio Rispo, 9 anni e 4 mesi; Savio Russo, 19 anni e 8 mesi; Carmelo Solina, 9 anni e 10 mesi; Mario Solina, 19 anni e 8 mesi; Adriano Vitagliano, 10 anni; Salvatore Zerlenga, assolto.

Gli imputati erano a vario titolo e gravemente indiziati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Tra loro spiccano Tiziana De Donato, moglie di Bruno Piacente, ras indiscusso dell’organizzazione dedita allo spaccio e già da tempo in carcere. Era lei il dominus, in sostituzione del marito. Il giro d’affari intorno alla piazza di spaccio della 219 di Brusciano, ritenuta una delle più attive e fiorenti della Campania, era di centinaia di migliaia di euro e lo dimostrava chiaramente il tenore di vita lussuoso, delle famiglie che la gestivano: auto costose, arredamenti di lusso, viaggi da mille e una notte, feste sontuose, abiti griffati, gioielli e investimenti importanti in attività commerciali e edili. Un lusso volutamente ostentato, utilizzato per mostrare il potere detenuto e intimidire i residenti, ai quali era persino precluso il libero accesso alle proprie abitazioni.

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