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L'annuncio
11 Marzo 2025 - 16:57
NAPOLI. «Complessivamente investiamo 10 milioni di euro per il sostegno allo sviluppo delle imprese culturali». Lo annuncia il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a Palazzo Santa Lucia a Napoli dove è stata convocata una conferenza stampa per presentare l'avviso pubblico che finanzia i progetti delle imprese culturali e creative del territorio.
«Confermiamo l'orientamento politico della Campania: la cultura è la nostra identità profonda in senso lato ed è anche lavoro per 10mila persone. Se siamo ancora oggi la Regione d'Italia che investe di più nella cultura, è per questi due motivi» dice il governatore prima di spiegare nel dettaglio i caratteri principali dell'iniziativa.
«Abbiamo promosso un altro bando per dare una mano alle tante imprese nel campo del teatro, del cinema, della musica, della danza, che arricchiscono la vita culturale e implementano il turismo a Napoli e in Campania. Questo serve a dare respiro a tantissime realtà che chiuderebbero i battenti: dalle sale cinematografiche alle piccole compagnie teatrali e quest'anno abbiamo un'occasione in più perché la Campania è la Regione ospite al Salone del Libro di Torino insieme con l'Olanda. - spiega De Luca - È la conferma del fatto che gli investimenti che abbiamo fatto in questi anni sono maggiori di quelli fatti da tutte le altre regioni d'Italia ed è la conferma del fatto che abbiamo alcune eccellenze, a cominciare dall'editoria che viene molto apprezzata anche all'estero».
«Poi - prosegue - abbiamo in corso iniziative davvero straordinarie: il completamento del polo multimediale a Bagnoli e del Cineporto, cioè una grande piscina per realizzare riprese subacquee. Abbiamo un progetto di riqualificazione di tutto il centro Rai di Napoli con un investimento importante, partono in estate i lavori di ristrutturazione del Conservatorio di San Pietro a Majella».
Infine «abbiamo impegni davvero importanti di sostegno ai nostri santuari e ai luoghi che possono diventare tappe di un turismo religioso per il Giubileo». «Quindi siamo impegnati in maniera convinta e con un grande sforzo finanziario» sostiene il presidente della Campania che ricorda il «ritardo di un anno in relazione all'accordo di coesione» e spiega che tra le ragioni della battaglia intrapresa dalla Regione c'era proprio il tema «del finanziamento delle attività culturali».
«Avevamo spiegato al Governo che perdere mesi, un anno e mezzo, alla fine avrebbe determinato un danno enorme per tante imprese». Dalla Regione dunque «un impegno straordinario» per realtà «passate, presenti, classiche e di avanguardia» perché «riteniamo che questo sia e debba essere ancora il tratto identitario più importante di Napoli e della Campania, la città e la Regione della cultura e dell'umanesimo».
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