Cerca

L'annuncio

«San Pietro a Majella, entro l’estate via ai lavori»

Il governatore De Luca: «Pronti 15 milioni. E a breve il progetto per il centro di produzione Rai»

«San Pietro a Majella, entro l’estate via ai lavori»

 «Siamo arrivati alla fine di un lungo percorso amministrativo per quanto riguarda il recupero del Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella». Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante la presentazione di un avviso pubblico che finanzia i progetti delle imprese culturali e creative della Campania. «È stato un lavoro impegnativo, faticosissimo, che ha portato quasi al raddoppio dei finanziamenti previsti per la ristrutturazione. Siamo passati dai 7-8 milioni iniziali ai 15 milioni di oggi. Credo che tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate, finalmente, inizieranno i lavori di ristrutturazione. È uno degli obiettivi ai quali teniamo di più, parliamo davvero di un patrimonio della cultura mondiale, che era un delitto non recuperare e lasciarlo in una condizione di abbandono, inizieremo i lavori entro l'avvio dell'estate».

IL CENTRO PRODUZIONE RAI

Ma non è l’unico riferimento a Napoli fatto ieri dal governatore. «Abbiamo deciso di sostenere un progetto complessivo di ristrutturazione del centro Rai di Napoli. Avevamo corso il rischio, qualche anno fa, di vedere trasferite le attività del centro di produzione di Napoli a Torino. È stata una delle cose che abbiamo difeso con i denti», le parole di De Luca. «Abbiamo, nel centro Rai di Napoli un archivio straordinario - ha ricordato De Luca -. Presenteremo a breve anche un progetto di ristrutturazione completa del centro di produzione Rai. Puntiamo ad avere anche una firma di un progettista di questo lavoro di grande rilievo nazionale. Cerchiamo di fare uno sforzo, a Napoli, di avere anche opere di grande architettura contemporanea».

I FONDI PER LA CULTURA

La conferenza stampa convocata ieri, però, è stata convcata per alle imprese del settore dell'avviso pubblico che finanzia i progetti delle imprese culturali e creative: Il bando stanzia 10 milioni pronti a finanziare iniziative da parte di micro, piccole o medie imprese. Sette milioni per il settore culturale e creativo, includendo la cultura e il patrimonio culturale, con l'80% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 200.000 euro per proposte singole e un massimo di 400.000 euro per proposte aggregate. Tre milioni sono invece per produzione di contenuti culturali, cultura materiale e attività correlate, con l'uso di nuove tecnologie su cui per ogni iniziativa viene coperto il 60% delle spese, fino a un massimo di 150.000 euro per proposte singole e un massimo di 300.000 euro per proposte aggregate. La presentazione delle domande è fino al 28 marzo. «In Campania cultura e spettacolo contano 10mila posti di lavoro. La Regione ha promosso questo nuovo bando per la cultura per dieci milioni di euro, per dare una mano alle tante imprese culturali nel campo del teatro, del cinema, della musica, della danza, che arricchiscono la vita culturale e implementano il turismo a Napoli, in Campania», spiega De Luca. «Siamo alla seconda edizione del bando della Regione dopo il successo con 100 imprese finanziate lo scorso anno», evidenzia Rosanna Romano, direttrice generale per le politiche culturali e il turismo della Campania. «Con la cultura si crea anche lavoro oltre che rafforzare un'identità e un'immagine di grande dignità della nostra città e della nostra Regione. Questo serve a dare respiro a tantissime imprese culturali che chiuderebbero i battenti, dalle sale cinematografiche a piccole compagnie teatrali». Il governatore ha sottolineato che il bando di sostegno di sviluppo per imprese culturali «sta scontando il ritardo di un anno, l'attesa fatta per arrivare all'accordo di coesione firmato poi a settembre con il Governo nazionale. Abbiamo spiegato al Governo che stavamo perdendo un anno e mezzo per le attività culturali, creando un danno. Confermiamo ora l'orientamento che la cultura è la nostra identità profonda in senso lato, che vuol dire anche lavoro. Siamo la Regione che investe di più in cultura per sviluppare l'iniziativa culturale e attualizzarla per guardare al mondi, ma poi misuriamo anche ricadute sul lavoro e la prestazione culturale».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori