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L'amarezza
12 Marzo 2025 - 14:36
Pordenone è la Capitale italiana della Cultura 2027. A proclamare la vittoria il ministro della Cultura Alessandro Giuli nel corso di una cerimonia ufficiale presso la Sala Spadolini del ministero. In corsa per il titolo c'erano anche le città finaliste di Alberobello (Puglia), Aliano (Basilicata), Brindisi (Puglia), Gallipoli (Puglia), La Spezia (Liguria), Pompei (Campania), Reggio Calabria (Calabria), Sant'Andrea di Conza (Campania), Savona (Liguria).
«Siamo delusi ma di certo il nostro progetto non si ferma. Anzi ci consideriamo i vincitori morali. Pompei resta Pompei». Il sindaco Carmine Lo Sapio commenta così la mancata designazione della cittadina vesuviana a Capitale della Cultura 2027, andata invece a Pordenone. «Ringrazio di cuore - ha affermato Lo Sapio - chi ci ha voluto sostenere con un'apposita delibera e sottoscrivendo un Protocollo d'intesa. Si tratta di una straordinaria prova di compattezza che mi inorgoglisce e che ci induce perciò a proseguire. Chiamerò chi ci ha appoggiato per dire loro che andiamo avanti con lo stesso entusiasmo».
Sono diversi i progetti che hanno sostenuto la candidatura e che hanno l'obiettivo di proporre un nuovo modello di crescita basato su uno sviluppo economico e culturale sostenibile, sulla diffusione del benessere sociale, sull'inclusione e la coesione e sulla creazione di un brand territoriale: «Il nostro obiettivo è di diventare comunque - ha spiegato il sindaco di Pompei - un motore del Paese che sappia imporre all'Italia e al mondo un nuovo modello. Abbiamo a disposizione un budget, già pianificato, di oltre 4 milioni di euro per la gestione degli eventi del 2027 e per tutte le attività preliminari previste da novembre del prossimo anno. In totale, gli investimenti raggiungeranno i 36 milioni di euro tutti in via di finanziamento con progettazioni esecutive. La novità è che i benefici sul territorio, nonostante la mancata designazione di oggi, resteranno a futura memoria».
Si stima infatti che le infrastrutture e i trasporti segneranno un +25%, che il traffico calerà del 10%, che i servizi cresceranno del 20% e che la povertà calerà del 15%: «Sono dati di grande importanza. Senza dimenticare il miglioramento dell'impatto ambientale e il fatto che, per ogni milione di euro speso, il Roi, ovvero il rendimento degli investimenti effettuati, sarà di 1,25 milioni di euro». Luce e santità è uno dei progetti, un omaggio alla storia della città nel segno della bellezza e della Cultura. Un percorso immersivo fra Cultura, architettura, paesaggio, fede e tradizioni: «L'intero Centro storico - ha ricordato il primo cittadino di Pompei - si trasformerà in un vero e proprio museo a cielo aperto attraverso l'illuminazione scenografica e il videomapping proiettato sui siti storici della città. A fare da contraltare all'antico, le dieci sculture di luce del maestro Marco Lodola che raffigurano, fra gli altri, star della musica del calibro di Jimi Hendrix, David Bowie, i Beatles e Freddy Mercury. Ne verrà fuori comunque un palcoscenico dove si incontrano passato e presente per regalare a Pompei e ai turisti un percorso luminoso fra il mistico e la meraviglia profana di un territorio in festa. Ma in calendario vi sono anche altre iniziative, come l'allestimento nei locali del nuovo Museo Civico della mostra d'arte con i capolavori del '700 veneziano, un concerto sinfonico-pop, e forse una sorpresa che, se confermata, avrà il sapore dell'eccezionalità. Ne vedremo delle belle, al di là del risultato di oggi»
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