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Bradisismo
14 Marzo 2025 - 12:12
Il ministro Nello Musumeci
«Dobbiamo essere chiari, franchi e sinceri: non si può giocare con le parole usare il politichese: le case non saranno mai messe al sicuro al 100 percento. Si può lavorare negli edifici, per mitigare le conseguenze di una eventuale scossa violenta». Lo ha detto il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci parlando a Sky Tg24 dei Campi Flegrei.
«Possiamo soltanto dire che da quando i tre sindaci hanno segnalato la loro condizione di allarme al governo Meloni sono subito intervenuto e abbiamo predisposto una serie di provvedimenti che non hanno precedenti- dice Musumeci - Da allora ad ora non ci siamo fermati un attimo con l'obiettivo di procedere con la prevenzione strutturale e ridurre l'espoiizone al rischio delle case nella zona rossa, zona circoscritta in cui vivono 500 mila persone. Ci stiamo adoperando per le aree più vicine all'attività vulcanica».
Musumeci parla poi delle attività di «prevenzione non strutturale», come «andare nelle scuole ad esempio per spiegare le cause e gli effetti del rischio sismico e spiegare alla gente come comportarsi. Significa che passerà la paura? No. Ma se la gente comincia a comprendere le condotte da usare si sentiranno un po' tutti protagonisti delle proprie scelte e azioni».
«Gli interventi andavano fatti 30 anni fa, senza spinta emotiva di piazza. Abbiamo stanziato 600 milioni in appena 2 anni per mettere al sicuro le infrastrutture pubbliche a partire dalle scuole, a giugno inizieranno 8 cantieri per le scuole di Napoli e Pozzuoli, sistemeremo il porto di Pozzuoli. Ma se invece di farlo in 2 anni si faceva in 30-40 anni la gente si sentirebbe più sicura» ha spiegato.
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