Tutte le novità
L'appello dei medici
18 Marzo 2025 - 08:19
L'ospedale Cardarelli di Napoli
NAPOLI. Cardarelli nuovamente in affanno con circa 400 pazienti arrivati al Pronto Soccorso del nosocomio la scorsa settimana in condizioni estremamente gravi, tanto da essere classificati con codici rosso o arancione. Questi casi più gravi rappresentano circa il 30% dei 1.400 pazienti trattati nella settimana appena trascorsa dal reparto di prima emergenza dell'ospedale napoletano. L'enorme afflusso di pazienti (in media 200 al giorno, circa 8 ogni ora) e la gravità dei casi hanno reso complessa l'attività dei sanitari che, in queste settimane, sono chiamati a lavorare anche in spazi ridotti a causa della presenza di un cantiere di ristrutturazione degli ambienti.
Pertanto l'invito rivolto a tutti i cittadini è di utilizzare in modo corretto il Pronto Soccorso del Cardarelli, rivolgendosi al proprio medico di famiglia e, in caso di estrema urgenza, chiamando il servizio 118. L'88% dei pazienti che arrivano al Pronto Soccorso del Cardarelli giungono con mezzi propri. Ma la difficoltà di reperire medici di base, che spesso sono dispobili solo a studio e in determinati giorni della settimana, rende l’appello dei medici difficilmente aplicabile.
«Vero che arrivano tantissime persone con codici rossi o arancioni, ma ne arrivano ancora di più in codici bianchi il che significa per lievissime entità patologiche - hanno detto dal reparto di Urgenza - che potrebbero essere curate con l’intervento del medici di base. Arrivano anche per un’influenza e questo rende il lavoro oltremodo difficile».
Ingolfare i Pronto soccorso «equivale a rallentare anche i soccorsi a quanti ne hanno realmente bisogno» hanno aggiunto. Una situazione che presto potrebbe degenerare e presentarsi come le scene alle quali non eravamo più abituati con barelle dappertutto e medici e personale avvilito che non sa tra chi dividersi. Qualche mese fa, a fine dicembre dello scorso anno, si era presentata una situazione analoga con molte persone che attendevano di essere visitate dai medici del Pronto soccorso del Cardarelli dopo avere effettuato l’accesso iniziale al triage.
Anche in quella occasione l’attenzione riservata in via prioritaria alle urgenze ha allungato naturalmente i tempi necessari agli altri controlli, accrescendo l’attesa di chi voleva conoscere le ragioni di un malessere o lo stato di salute di un familiare e accentuando il peso delle attività svolte dai medici e infermieri di turno. Ora come allora c’era l’ombra tangibile di una carenza cronica di “camici bianchi” riscontrata nei presidi sanitari.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo