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Camorra
18 Marzo 2025 - 08:33
Nei riquadri gli arrestati Gennaro Sesso, Ciro Sesso, Giuseppe Sesso, Ciro Lemaire e Pasquale Ottaviano
NAPOLI. È uno spaccato di camorra inquietante, emerso nel corso delle indagini sull’omicidio di Pasquale Sesso a Santa Lucia, compiuto poco prima della mezzanotte del 5 luglio 2023. Da quel delitto, nella ricostruzione della polizia e della Dda, sarebbero scaturiti due tentati omicidi e un’estorsione del valore di 150mila euro in orologi Rolex, aggravati dalle modalità mafiose.
Gli autori dei reati, a seconda delle varie posizioni, sarebbero cinque esponenti del gruppo Sesso del Pallonetto, legato ai Mazzarella e in contrasto con gli Elia: Gennaro Sesso detto “Genny ra nera”, 40 anni, fratello di Pasquale; il nipote Ciro Sesso (figlio di Pasquale deceduto), 30; Pasquale Ottaviano, 45enne cugino del più noto Paolo e anch’egli nipote dei Mazzarella; Giuseppe Sesso, fratello di Ciro; Ciro Lemaire, 25enne.
Degli agguati falliti dovranno rispondere come esecutori materiali quest’ultimo e Giuseppe Sesso mentre per le minacce e la violenza privata sono accusati tutti gli indagati (da ritenere comunque innocenti fino all’eventuale condanna definitiva). A condurre le indagini , coordinate dalla Dda, sono stati i poliziotti della sezione “Omicidi” della Squadra mobile della questura di Napoli (dirigente Giovanni Leuci, vice questore aggiunto Luigi Vissicchio), i quali per l’omicidio di Pasquale Sesso sottoposero a fermo Gennaro Belaeff eseguendo un provvedimento restrittivo nel quale comparivano i nomi di Antonio Giuliano e Mario Pariso (indagati soltanto a piede libero) come coloro che avrebbero procurato l’arma all’assassino.
La circostanza arrivò all’orecchio dei componenti della famiglia Sesso che si misero alla ricerca dei due senza rintracciarli. Ma la vendetta sarebbe stata ugualmente consumato nei confronti di Ciro Pariso (figlio di Mario), minacciato, picchiato e costretto a consegnare alcuni Rolex per un valore di 150mila euro a titolo di parziale riparazione per il lutto subito.
A questa vicenda avrebbero tutti i 5 destinatari dell’arresto di ieri (dei quali tre erano già detenuti per altro e due, i fratelli Ciro e Giuseppe Sesso, si trovavano ai domiciliari). Inquirenti e investigatori hanno anche ricostruito i tentati omicidi di Fortunato Lequile, zio di Gennaro Belaeff, e di Carlo Giuliano, fratello di Antonio. Gli agguati, che avrebbero rappresentato vendette trasversali, sono falliti tutt’edue e le vittime nulla c’entravano con la guerra tra i Sesso e gli Elia, cui apparterrebbe Belaeff. Anch’egli, come Antonio Giuliano e Mario Pariso, da ritenere innocenti fino all’eventuale condanna definitiva.
ll provvedimento cautelare compendia l’inchiesta della Dda, cui ha contribuito il commissariato San Ferdinando guidato dal dirigente Emilio Basile, sul contrasto tra le famiglie Elia e Sesso che ha portato all’omicidio di Pasquale Sesso. Gli accertamenti effettuati, su quell’evento e sui successivi, hanno consentito di acquisire un quadro indiziario univoco a carico degli indagati, elementi di vertice dello storico gruppo con base nella zona del Pallonetto.
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