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Il progetto
18 Marzo 2025 - 14:24
Dare sostegno ai familiari dei portatori di disabilità, uomini e donne di ogni età che quotidianamente, dietro le quinte della sofferenza, sostengono i propri cari affetti da gravi patologie. È questa la mission del progetto “Insieme si può”, che prevede una serie di servizi e iniziative gratuite a supporto dei “caregiver”, termine anglosassone che sta ad indicare proprio la figura dell’assistente familiare. Finanziato da “Fondazione con il Sud”, il progetto è destinato a 90 caregiver familiari presenti nelle province di Napoli e Caserta, destinatari per i prossimi quattro anni di un piano di interventi che mira a migliorare la qualità della vita.
Tra i servizi offerti ci sono: sportelli di consulenza burocratico, legali e di supporto psico-educativo, interventi di "sollievo" che prevedono attività diurne occupazionali e residenziali rivolte alle persone con disabilità seguite dai propri caregiver; attività ludico-ricreative per fratelli e sorelle delle persone con disabilità; attività di orientamento, formazione e avviamento al lavoro (tirocini) per i caregiver che spesso sono costretti a rinunciare ad una vita professionale.
«Questa iniziativa è nata per sostenere chi ogni giorno si prende cura degli altri - spiega Mariano Vacca, presidente della “Cooperativa Hamal”, capofila del progetto – Si tratta dei caregiver, figure fondamentali nella nostra società, spesso silenziose e poco riconosciute, ma essenziali per il benessere di molte famiglie e comunità. Con “Insieme Si Può” vogliamo offrire loro strumenti concreti, formazione, supporto psicologico e una rete di solidarietà che li aiuti a non sentirsi soli nel loro percorso. Questo progetto rappresenta un passo importante verso una cultura della cura più inclusiva e consapevole, in cui nessuno viene lasciato indietro».
“Insieme si può” è il frutto di una sinergia tra enti del terzo settore ed enti pubblici, ed è gestito dalle cooperative sociali Hamal, Dicearchia, Betel, dall'associazione Gtg Turmed, dall'Asl Napoli 2 Nord e dai comuni di Pozzuoli, Napoli, Marano e Castel Volturno. Per dare sostegno ai caregiver, sono stati aperti due sportelli a Pozzuoli e Castel Volturno.
«In un momento così difficile per il nostro territorio, il nostro lavoro vuole rappresentare un'ancora di salvataggio per chi ogni giorno è chiamato a prendersi cura dei più fragili. – afferma Cristian De Simone, presidente di Dicearchia e coordinatore degli sportelli caregiver – È necessario, quindi, dare riferimenti alla popolazione, luoghi a cui rivolgersi per avere informazioni, consulenza, ascolto che mirano a diventare un riferimento importante per cittadini e addetti ai lavori.»
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