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l'iniziativa
21 Marzo 2025 - 17:33
Il sindaco Morra e l'assessore Bocchetti
Nel primo giorno di primavera, quando la natura si risveglia con nuova speranza, la città di Marano ha fatto sbocciare il seme della memoria e dell'impegno civile, celebrando con una manifestazione intensa e partecipata la "Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie". Un lungo corteo ha attraversato le strade cittadine, coinvolgendo tutte le scuole del territorio, segno tangibile di una comunità che non vuole dimenticare e che si unisce nel rifiuto della criminalità.
Voluta dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Matteo Morra e supportata con forza dall'assessore con deleghe alla Pubblica Istruzione, all'Edilizia Scolastica, all'Attività produttive e all'Imprenditoria Giovanile Carmen Bocchetti, la manifestazione, anche grazie al suo impegno, ha saputo catalizzare la partecipazione dei giovani studenti, delle loro famiglie, delle associazioni, dei parroci e dei cittadini, uniti nel comune obiettivo di riaffermare i valori della giustizia e della legalità. Partito da piazza Escriva, il corteo ha percorso le vie di Marano in un lungo omaggio alle vittime innocenti della violenza mafiosa, per poi giungere al Mausoleo del Ciaurro, luogo della memoria e del rispetto.
Lì, in un'atmosfera di profonda partecipazione, gli alunni delle scuole hanno scandito, nome dopo nome, l'elenco delle vittime campane, restituendo loro voce e dignità in un abbraccio collettivo che ha unito generazioni diverse. Alla presenza del consigliere regionale Bruna Fiola, la manifestazione è stata anche occasione per un gesto simbolico di grande rilevanza: nel giardino della memoria sono state collocate due targhe, una dedicata a "Don Peppe Diana", sacerdote coraggioso e martire della giustizia, e l'altra alla guardia giurata Francesco Della Corte, vittima di una brutale aggressione. Già nella giornata precedente, a suggellare il valore dell'evento, era stato piantato un albero di corbezzolo, un "albero della legalità", destinato a crescere come monito e promessa di un futuro migliore.
Nel corso della manifestazione, il sindaco Matteo Morra ha pronunciato parole forti e cariche di significato: "Noi non siamo una città di camorristi e non vogliamo esserlo. La marcia di oggi, nel ricordare i martiri della criminalità, ha inteso salvaguardare la memoria di queste ingiustizie. Una memoria che rimane il migliore antidoto. Speriamo che le due targhe alla memoria collocate oggi siano davvero le ultime".
Un appello accorato alla responsabilità e alla consapevolezza è arrivato anche dall'assessore Carmen Bocchetti: "I ragazzi devono essere educati e sensibilizzati alla legalità. L'azione preventiva è sempre da preferire all'azione repressiva, che purtroppo si applica quando il danno è già stato fatto. Proprio attraverso il ricordo delle vittime, i ragazzi, che sono il futuro, devono combattere le mafie respingendo l'indifferenza e la paura, ed affermando la legalità. Questa giornata ha risposto a un bisogno profondo di verità e di giustizia e ha costituito una chiamata preziosa per l'intera società, soprattutto per i giovani, che hanno diritto a un futuro libero dalle aggressioni della criminalità e devono costruirlo dalla quotidianità".
Marano, in questo 21 marzo, ha dato prova di essere una città che non abbassa lo sguardo di fronte alla violenza, che non cede alla paura e che sceglie, con consapevolezza e determinazione, la strada della memoria e dell'impegno. Un segnale forte, un inno di speranza che si è levato dalle voci dei giovani, con la certezza che solo attraverso la conoscenza, la cultura e il coraggio si possa scrivere una storia nuova, di legalità e giustizia.
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