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Universitari all'attacco
22 Marzo 2025 - 08:30
Lo studentato che verrà aperto in via Galileo Ferraris
NAPOLI. Università, Cgil e Udu Napoli: «In città emergenza abitativa per i fuorisede, la risposta non può essere un’offerta privata a costi elevatissimi». A Napoli appena 482 posti letto per oltre 33mila studenti, i dati nel rapporto di Udu, Cgil e Sunia. Il rapporto presentato alla Camera dei deputati dall'Unione degli Studenti Universitari e dalla Cgil conferma l'allarme che ormai da mesi viene lanciato all'amministrazione comunale di Napoli in merito all'emergenza abitativa.
«Nonostante le rassicurazioni del sindaco, è evidente come la risposta del Pnrr al disagio degli studenti dovuto al caro affitti e alla diminuzione dei posti letto disponibili, dovuta anche al fenomeno dell'overtourism, sia assolutamente insufficiente e lacunosa. Dal report, infatti, emerge chiaramente come, a fronte di una popolazione di fuorisede in Napoli di 33.026 studenti e studentesse, sono disponibili appena 482 posti letto in strutture pubbliche che con il Pnrr passeranno a 665».
Il segretario Cgil Napoli e Campania, Raffaele Paudice e Paolo Barbera di Udu Napoli in merito al rapporto sono categorici e caustici: «È tutto sbagliato!». Tre parole che pr loro rendono atto sullo stato di attuazione della missione 6 “Istruzione e Ricerca” del Pnrr, realizzato in collaborazione con Cgil e Sunia nazionale «La notizia – sostengono Paudice e Barbera - è semmai che con i fondi del Pnrr si darà impulso alla creazione di studentati privati come quello previsto nella ex sede dell'Inps a via Galileo Ferraris, ampiamente pubblicizzato e sponsorizzato dallo stesso Comune, con prezzi per i singoli posti letto che partono da 600 euro. Se è questa la risposta che la nostra amministrazione intende offrire all'emergenza abitativa degli studenti, si capisce perché la nostra città sia destinata ad essere sempre meno città studentesca a tutto vantaggio delle attività turistiche mordi e fuggi e destinata ad un inevitabile impoverimento sociale e culturale».
«Chiediamo – dicono Paudice e Barbera - che si inverta questa rotta e che il Comune prenda decisioni forti per tutelare i suoi abitanti, residenti e studenti, per salvaguardare il tessuto sociale che è la vera ricchezza di questa città. Chiediamo, inoltre, - concludono Cgil e Udu - che si metta in campo una vera politica per l'abitare, combattendo il fenomeno degli affitti in nero e tutelando anche tutte quelle attività culturali e commerciali che lentamente stanno lasciando il centro della città, stretti tra l'impennata degli affitti e la speculazione legata a un turismo non regolato a vantaggio di pochi».
I 600 euro mensili a posto, dicono gli studenti, sono addirittura maggiori di quelli chiesti per le singole camere in un appartamento condiviso. La richiesta dello studentato dunque appare «addiritttura fuoriluogo» sostengono gli studenti. «Ancora una volra l’allarme per il rincaro dei prezzi viene preso sottogamba e si affida ai privati la soluzione del problema - dicono sempre gli universitari - Di qiesto passo gli Atanei saranno sempre più ad appannaggio di pochi».
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