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Il blitz
23 Marzo 2025 - 09:16
Il cane antidroga Tyson
NAPOLI. Droga e telefoni cellulari nelle carceri italiane. I sequestri si moltiplicano con un’azione preventiva è sempre più intensa, ma la carenza degli organici costituisce un freno ai controlli. «Una guerra quotidiana» la definisce il sindacalista Ciro Auricchio, come dimostra l’ultima importante operazione antidroga che ha avuto luogo nella casa circondariale di Poggioreale, dove gli agenti della polizia penitenziaria, supportati dai cani antidroga Tyson (nella foto) e Airon, hanno sequestrato diverse dosi di hashish e cocaina: 20 e 40 grammi, rispettivamente.
I controlli, effettuati all’interno delle stanze detentive e nella sala colloqui, hanno portato anche all’arresto di una donna napoletana, C.O. di 30enne, congiunta di un detenuto, incensurata e senza legami con i clan, trovata in possesso di polvere bianca contenuta in un sacchetto. Lo aveva ben nascosto, ma la perquisizione ha portato alla scoperta della sostanza stupefacente. L’intervento dei due cani, specializzati nella ricerca di ogni tipo di droga, ha dimostrato ancora una volta l’efficacia delle unità cinofile nel contrastare il traffico di stupefacenti all’interno delle carceri.
«Complimenti sia al gruppo cinofili, sia al quadro permanente della polizia penitenziaria del carcere di Poggioreale» hanno dichiarato Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, rappresentanti dell'Unione Sindacale Polizia Penitenziaria (Uspp). I sindacalisti hanno sottolineato come Tyson e A-iron, dotati di fiuto non comune e addestrati al meglio, siano diventati un vero e proprio incubo per gli spacciatori, contribuendo a mantenere un alto livello di sicurezza all’interno dell’istituto penitenziario. «A Poggioreale, nonostante il cronico sovraffollamento e il deficit di organico che si attesta sulle 150 unità, si riesce, con grande spirito di sacrificio, a mantenere l’ordine e la sicurezza interna», aggiungono.
Per Auricchio «oramai negli istituti di pena si combatte una guerra quotidiana con i continui tentativi di introduzione di droga e cellulari. La polizia penitenziaria con grande spirito di sacrificio riesce ad arginare questo fenomeno, però servono risorse umane e strumentali per poter intervenire in maniera efficace. Soltanto a Poggioreale mancano 150 agenti; in Campania ne mancano quasi 1000 rispetto alla pianta organica. Quindi chiediamo di rinforzare gli organici di polizia penitenziaria per poter meglio affrontare le criticità del sistema penitenziario». L’operazione di controllo dell’altroieri, che non è la prima né sarà l’ultima, ha consentito la scoperta e il sequestro di 60 grammi di stupefacenti.
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