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Il processo

Omicidio Santo Romano, folla di giovani per la prima udienza

Striscioni e manifesti davanti al tribunale. I familiari: confidiamo nella giustizia

Omicidio Santo Romano, folla di giovani per la prima udienza

Si è aperta oggi la prima udienza del processo per l’omicidio di Santo Romano, giovane promessa del calcio morto nella notte tra l'1 e il 2 novembre 2024 a causa delle gravissime ferite riportate dopo essere stato raggiunto al petto da un colpo di arma da fuoco mentre, con un gruppo di amici, era a San Sebastiano al Vesuvio. L’atmosfera all’esterno del Tribunale dei minorenni è carica di emozione e tensione, con gli amici della vittima che hanno urlato a gran voce: "Giustizia, giustizia!".

Un nutrito gruppo di familiari e conoscenti di Santo ha raggiunto il tribunale a bordo di due bus, parcheggiati a pochi metri dall’ingresso. Fra striscioni e manifesti, uno in particolare ha attirato l’attenzione: “Napoli alza la voce per i giovani che non possono più sognare". Un messaggio forte e chiaro, che riflette il dolore e la preoccupazione di una comunità intera.

LA MAMMA DI SANTO ROMANO

«Sono tesa. Confidiamo nella vera e sana giustizia». Queste le parole della mamma di Santo, Filomena De Mare. «Mi aspetto pene severe, la continuità di queste pene - ha detto ai cronisti - una pena deve essere scontata per intero senza premi né sconti. Chi ha avuto il coraggio di aver fatto questo deve poi anche avere il coraggio di scontarsi tutta la pena».

A chi le chiede se si apettasse tutta questa attenzione, risponde: «Le persone che mi seguono non sono altro che mamme come me. Sono stanche di tutto questo. La giustizia questo deve vedere: non che la mamma di Santo è fuori al Tribunale, ma che il popolo è fuori al Tribunale perché si è stancato e ha bisogno di pene certe per fermare la mano di questi minori».

Molti dei presenti indossano una maglietta bianca con su impresso il volto di Santo e adesivi a forma di cuore con su scritto “Santo Vive". Sul cancello esterno del Tribunale gli amici hanno affisso lenzuola bianche con scritte in ricordo di Santo.

LA FIDANZATA SIMONA

Tra le voci più toccanti, quella di Simona, la fidanzata 18enne di Santo, che ha portato con sé una scarpa da calcio del giovane, portiere nell'Asd Micri di Pomigliano d'Arco. Abbracciando il simbolo di una passione condivisa, Simona ha rivelato ai cronisti: «Con questa scarpa ci dormo, non riesco più a separarmene. È la prima volta che la porto in pubblico dopo un po’ di tempo perché è qualcosa di Santo in un giorno così importante». Le sue parole risuonano come un appello disperato.

BORRELLI
Davanti l’ingresso del tribunale per i Minorenni di Napoli anche il deputato Francesco Emilio Borrelli, dal primo momento al fianco dei familiari di Santo Romano: «Qui c’è un mondo che si sta muovendo. Finalmente si manifesta anche per le vittime. Chiediamo certezza della pena, ma bisogna tenere conto che se non aumentano i magistrati e i poliziotti sarà complicato immaginare che si possano applicare più norme. Voglio ricordare che soltanto nell’ultime mese è prevista la chiusura di due stazioni dei carabinieri, a Volla e a San Gennaro Vesuviano».
Il deputato ha quindi lanciato un appello: «Con la prevista riduzione del 10 per cento di uomini delle forze dell’ordine serve uno sforzo per assicurare la giustizia ai parenti delle vittime. È evidente che i delinquenti siano oggi considerati come dei modelli vincenti. Basti pensare a come le persone scarcerate vengono omaggiate dai loro quartieri. Ci sono troppi modelli sbagliati, compresi quelli che arrivano da alcune fiction, e il risultato è che nelle scuole gli unici eroi conosciuti sono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. In compenso tutti gli studenti conoscono Raffaele Cutolo, ma non don Peppino Diana e Giancarlo Siani. Purtroppo la maggioranza delle persone, anche quelle perbene, ha accettato di convivere con uno stato omertoso. Se in passato, al primo assassinio di un giovane innocente, ci fossimo ribellati subito oggi non staremmo così. Quella sera quel ragazzo è uscito di casa armato con l’obiettivo di uccidere. Che sia stato ucciso solo Santo è stato un puro caso».
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