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L'appello
27 Marzo 2025 - 09:25
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi
NAPOLI. Più poteri per gestire i flussi turisti. Ma anche più risorse per scuole e asili nido. È l’appello che arriva da Gaetano Manfredi al Governo. Da sindaco di Napoli ma anche da presidente dell’Anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani. Innanzitutto sul livello turistico, i cui flussi a Napoli iniziano a creare problemi.
«In Italia serve una legge che dia reali poteri ai sindaci per pianificazione sul turismo, che è un bene ma va governato. Oggi non è possibile mettere dei tetti, possiamo farlo con delle norme accessorie, che creano dei contenziosi, invece servirebbe una norma nazionale, come avviene in Spagna e Francia, che consenta ai sindaci di mettere i tetti che alla fine determinano una migliore distrinuzione dei turisti sul territorio, evitando concentrazioni che portano a disfunzioni», .ha detto il sindaco di Napoli e presidente dell'Anci, Gaetano Manfredi, in un'intervista a Radio24. Il sindaco ha poi spiegato: «per Napoli abbiamo già previsto dei tetti nel piano regolatore, con soglie massime di case vacanza in ogni quartiere».
Secondo il sindaco, i festeggiamenti per i 2500 anni di Napoli e l'effetto Giubileo «dovrebbero portare circa tre milioni di turisti in più quest'anno». Ma non solo turismo. Manfredi si appella al Governo anche per quanto riguarda altri settori, a partire dalle scuole e in particolare dagli asili nido: «C'è da recuperare un gap enorme, la Campania e il Sud sono partite da percentuali di asili nido con offerta del 4-5%, Napoli e altre città stanno facendo sforzi straordinari ma non si può recuperare in tre anni un ritardo così grande. Dobbiamo arrivare all'offerta uniforme del 33% in tutta Italia, sono fiducioso. Il grande tema nazionale sono i costi di gestione degli asili nido, che graveranno sui bilanci dei Comuni, è stato previsto un intervento dello Stato centrale ma sono risorse insufficienti, va fatto uno sforzo».
REGIONALI Non manca una battuta sulle prossime Regionali e sul sondaggio pubblicato nei giorni scorsi dal Corriere del Mezzogiorno che lo premierebbe come candidato alla prossime Regionali: «Mi fa piacere che i cittadini pensino a me per le Regionali perché significa che godo della loro fiducia, però sono impegnato al massimo per Napoli, per portare a termine questo progetto di crescita che stiamo realizzando e quindi su quello sono assolutamente concentrato. Ovviamente darò il mio contributo delle regionali come è naturale che sia, ma a me piace fare una cosa per volta».
E quando gli chiedono se c’è la possibilità di esportare il cosiddetto "laboratorio Napoli" di centrosinistra a livello nazionale risponde: «È sicuramente più difficile, ci sono temi più complessi da affrontare, ma sono convinto che l'area progressista debba formulare una proposta di governo a livello nazionale, una proposta ampia. La proposta - ha osservato il primo cittadino di Napoli - deve mettere insieme le istanze sociali, oggi c'è bisogno di una nuova politica sociale e di un nuovo welfare in Italia, con idee riformiste che siano in grado di affrontare i grandi cambiamenti che abbiamo davanti. È più difficile farlo a livello nazionale, ma si deve fare: io credo che oggi sia importante mettere in campo un grande fronte che parta dal riformismo e arrivi fino alla sinistra sociale, è quello di cui ha bisogno il Paese».
Spontandosi su temi più internazionali, Manfredi ha annunciato la sua presenza alla manifestazione del prossimo 6 aprile a Bologna: «Mai come in questo momento di grandi trasformazioni geopolitiche, con tutti i conflitti che ci sono nel mondo, noi abbiamo bisogno di una grande Europa e questo deve essere una priorità, una priorità che ci chiedono i cittadini e su cui dobbiamo lavorare. Io sono nato e vissuto nel mito dell'Europa e so quanto vale essere cittadini di un continente e non di un paese. Sarò a Bologna alla manifestazione del 6 aprile per tenere viva l'idea che noi siamo sindaci d'Europa, non sindaci d'Italia».
CAMPI FLEGREI Nell’intervista radiofonica non manca un riferimento ai Campi Flegrei: «Il fenomeno del bradisismo è nei Campi Flegrei da sempre, un problema che esiste da millenni. Nell'ultimo anno c'è stata recrudescenza, ma non possiamo pensare di spostare decine di migliaia di persone, dobbiamo aiutarle a vivere in sicurezza. Ora siamo in una fase di rallentamento, ma sappiamo bene che lo sciame è ciclico. Dobbiamo convivere con questo fenomeno, come si è fatto per secoli. Bisogna lavorare sulla sicurezza delle infrastrutture per fare in modo che edifici siano sicuri. Bisogna lavorare sull'organizzazione di un'eventuale emergenza e sui piani di gestione delle persone che quando ci sono queste scosse hanno paura, scendono in strada e devono essere assistite».
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