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L'appello

Salviamo La Sonrisa: la confisca è illegittima

Sant’Antonio Abate. Pronta la revisione del provvedimento irrogato dai magistrati partenopei. Nuove prove esibite dall’avvocato Vannetiello accusano il Comune

Salviamo La Sonrisa: la confisca è illegittima

La Sonrisa

SANT’ANTONIO ABATE. Ecco le sorprendenti prove che il nuovo avvocato dei Polese ha messo sul tappeto per recuperare la struttura e annullare la confisca irrogata dai magistrati partenopei . La decisione sulla istanza di revisione è fissata per il prossimo 3 aprile dinanzi alla Corte di Appello di Roma. Invochiamo il potere salvifico della magistratura.

Il processo contro i Polese e il Castello delle Cerimonie è stato un percorso pieno di “particolarità, se sol si pensi che nessuno dei Polese è stato condannato per il reato di lottizzazione abusiva. Ora , sulla base di ben sette prove nuove cercate dalla difesa, e sulla base della invocata e corretta valutazione di altre quattro prove preesistenti ma non valutate, c’è la speranza che la magistratura si convinca che la lottizzazione abusiva non è stata affatto consumata .

«La confisca del Grand Hotel “La Sonrisa”, ormai noto come Castello delle Cerimonie, è totalmente illegittima - non lo manda a dire l’avvocato Dario Vannetiello - bisogna ripristinare le regole». Vale la pena di pubblicare lo scritto difensivo che fa sperare tantissime persone e tantissimi lavoratori del “Castello”. La confisca della struttura è divenuta irrevocabile e con la revisione si cerca di riaprire il caso, di far aprire gli occhi sulla ingiustizia verificatasi . Siamo all’ultimo miglio. La strada per evitare la eliminazione del Castello delle Cerimonie è molto difficile, ma le ragioni addotte per consentire ai Polese di continuare a fare la storia della cucina napoletana appaiono forti, convincenti.

Leggiamo il riassunto delle ragioni indicate dall’avvocato che sta cercando di mettere sui giusti binari la importante vicenda . Le prove nuove sono costituite da una pluralità di consulenze redatte da qualificati esperti in urbanistica, da riprese video, da prove documentali quali delibere del Comune di San Antonio Abate, tutto questo per dimostrare che erroneamente è stata applicata la confisca . La difesa ha provato a dimostrare che vi è la mancanza di carico urbanistico e di opere di urbanizzazione rilevanti a fini lottizzatori.

Non è stato e non va neppure sottaciuto che il comune autorizzò l’ampliamento della struttura in occasione delle esigenze di ricettività collegate ai Mondiali di Calcio del 1990, consentendo ai Polese di ospitare Maradona e la nazionale argentina per tutta la durata del mondiale . Infine, neanche può essere ignorato che il Comune ha sempre riconosciuto la destinazione turistico-ricettiva dell’area su cui sorge la intera ed importantissima struttura . (2. segue)

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