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metro nel caos
01 Aprile 2025 - 09:14
NAPOLI. Tre giorni di disagi e soprattutto la pratica di ricorrere alle troppe assenze per malattia hanno portato il sindaco Gaetano Manfredi a convocare un vertice d’urgenza, ieri pomeriggio «una riunione con il management» per ribadire il “no deciso” a questo genere di atteggiamento. «Mi auguro che sia risolutivo e che porti a un chiarimento e al superamento delle criticità che ci sono state in questo weekend. È chiaro che questa situazione non si deve più ripetere perché noi dobbiamo tutelare l'utente» ha detto Manfredi, a margine della presentazione del nuovo servizio di richiesta e rinnovo passaporti all'ufficio postale Napoli Centro, rispondendo sulla improvvisa chiusura delle metro 1 e 6 in città nel weekend.
«Se l'utente che la mattina esce ha aggiunto perché deve andare a lavorare, deve andare a studiare, deve andare a fare le sue cose, deve essere sicuro che il servizio funzioni. Poi ci possono essere degli inconvenienti, ma insomma quello che è successo non si deve più ripetere». In verità l’incontro tra i rappresentanti delle organizzazioni aziendali e i vertici aziendali si è concluso con una nota fumosa e poco chiara: "Si sono analizzate le procedure riguardanti le differenti famiglie professionali e ci si è accordati su un percorso di progressiva omogeneizzazione si legge in una nota In accordo con i rappresentanti dei lavoratori l'azienda ha stabilito di proseguire con la verifica della coerenza tra la presenza dei lavoratori e l'erogazione delle relative spettanze con l'intento di elargire, in breve tempo, le somme dovute a valle delle verifiche effettuate», ma che ha significato: basta agitazione e proteste i bonus saranno pagati appena possibile, ovvero salvando la faccia.
A chi invece ha chiesto al sindaco della possibilità di immettere forza lavoro in Anm, Manfredi ha risposto: «Abbiamo un piano assunzionale di circa 250 unità che è stato già approvato e che quest'anno deve essere realizzato. Per alcune figure professionali c'è un livello di qualificazione che fa sì che il numero di persone della platea sia estremamente ristretto. È chiaro che però noi dobbiamo implementare le assunzioni, ma questo indipendentemente da quello che è successo perché questo garantisce delle rotazioni, garantisce anche di ridurre il carico di lavoro. Quello che si è verificato lo considero un inconveniente unico che ha concluso il sindaco non si deve più ripetere».
«Ci stiamo impegnando molto per rafforzare l'azienda, per renderla più competitiva, per assumere più personale. Mi auguro che questo sia stato solamente un episodio legato a delle incomprensioni. Noi dobbiamo lavorare insieme ai lavoratori, insieme alla dirigenza di Anm, per garantire il servizio migliore possibile. Chi viene davanti a tutto sono gli utenti, i cittadini che devono essere tutelati e salvaguarati» ha ripetuto Manfredi. Infine, in merito all'apertura della stazione del Centro direzionale il sindaco ha detto: «Siamo molto vicini», senza però indicare una data. La linea 1 della metropolitana è interessata anche da lavori particolari come il cambio di armamento e del segnalamento. «Sono lavori obbligatori dopo un certo numero di anni e che si sarebbero dovuti fare prima» ha specificato. In realtà i rapporti tra l’amministrazione, i sindacati e i dipendenti dell’Anm non sono così semplici e idilliaci.
E la nota a conclusione del vertice lo dimostra. Il sindacato di Base dell’Usb, attraverso le voci di Marco Sansone e Adolfo Vallini, rispettivamente Esecutivo Confederale Regionale e Esecutivo Provinciale Usb Lavoro Privato, è stato chiarissimo circa il blocco dei bonus per una sorta di indagine interna e per il mancato adeguamento degli stipendi al neo contratto di lavoro. Sciopero e malattie hanno messo la città in ginocchio, anzi a piedi. «Se oggi l’Anm è ancora operativa, è solo grazie ai suoi dipendenti, che hanno accettato negli ultimi anni enormi sacrifici, mentre dirigenti e funzionari non hanno perso un euro».
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