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Malanapoli
03 Aprile 2025 - 08:57
L’indagine è stata condotta dai carabinieri della tenenza di Cercola; nel riquadro Ciro Ricchetti
NAPOLI. «La Panda nera dell’amico di Salvatore pure è malamente (contraffata, ndr). Si deve prendere e si deve spostare». Parlavano così gli specialisti del riciclaggio di autovetture di lusso, con tanto di smontaggio targhe, falsificazione dei codici e rimontaggio per la immissione sul mercato dell’usato. Bravi senz’altro, ma non quanto i carabinieri della Tenenza che su ordinanza di custodia cautelare hanno arrestato ieri tre uomini di Napoli e provincia. Uno dovrà anche rispondere di possesso di una pistola con matricola cancellata, scoperta durante la perquisizione successiva al fermo.
Aniello Salvatore Montella, 48enne nato in Germania e residente a Casalnuovo, era già detenuto e ha ricevuto in carcere la notifica del provvedimento restrittivo. Mentre Vincenzo Di Costanzo, 57enne napoletano di Ponticelli, e Ciro Ricchetti, 53enne di Volla, erano liberi fino a quando0 i militari hanno bussato alla porta della sua abitazione, all’alba. Tutti devono essere ritenuti innocenti fino all’eventuale condanna definitiva.
Nessuno è legato alla malavita organizzata. Dunque, ieri mattina i carabinieri della Tenenza di Cercola hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Nola su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti dei tre indagati residenti nei comuni di Napoli, Cercola e Volla, indiziati per concorso in riciclaggio, ricettazione, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale, falsità materiale commessa da privato e detenzione illegale di arma clandestina (solo per Aniello Salvatore Montella), reati commessi a Cercola nel mese di gennaio scorso.
Le indagini (coordinate dalla Procura di Nola) sono state avviate in seguito dell’arresto in flagranza, avvenuto lo scorso gennaio, di Aniello Salvatore Montella, attualmente ancora detenuto nel carcere di Poggioreale, trovato dai carabinieri in possesso di una pistola che presentava la matricola cancellata completa di colpi, autovetture rubate, uno jammer, una stampante professionale per la riproduzione di carte di circolazione, targhe italiane ed estere, kit per punzonatura e falsificazione telai, oltre a materiale vario per montaggio e smontaggio di parti di autovetture.
Le successive indagini dei carabinieri di Cercola hanno permesso di raccogliere indizi di “reità” nei confronti dell'arrestato e di due suoi complici che, in molteplici occasioni, si sono resi responsabili dello smontaggio, modifica e sostituzione di parti di autovetture di grossa cilindrata provento di furto, procedendo poi alla loro reimmatricolazione, con l’apposizione di nuove targhe, la riproduzione fedele di carte di circolazione e la punzonatura di nuovi numeri di telaio, attività che nelle loro intenzioni avrebbero impedito il rintraccio da parte delle forze dell’ordine.
Importante per le indagini l’analisi dei filmati del sistema di videosorveglianza presente all’interno di un’area parcheggio a Cercola, utilizzata dagli indagati a luogo di montaggio e smontaggio delle autovetture.
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