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Sistema scolastico in crisi, il prossimo anno ci saranno 134mila alunni in meno

La bassa natalità della regione ha inciso in maniera forte e si perderanno sempre più studenti

Sistema scolastico in crisi, il prossimo anno ci saranno 134mila alunni in meno

NAPOLI. Il sistema scolastico italiano è attualmente di fronte a una contrazione costante e strutturale della popolazione studentesca, che ha ripercussioni dirette sull'organizzazione delle risorse e sulla pianificazione del personale docente. Questo declino, che si conferma ormai da diversi anni, colloca l'Italia, e in particolare regioni come la Campania, tra i paesi europei con i tassi di natalità più bassi.

PREVISIONI PER L'ANNO SCOLASTICO 2025/26. Secondo le ultime stime del Sole24Ore, a partire dal prossimo anno scolastico si prevede una diminuzione complessiva di oltre 134mila alunni a livello nazionale, riducendo la popolazione scolastica totale da 6,9 a poco meno di 6,8 milioni di unità. Questa tendenza, proiettata su un arco di 8-9 anni, potrebbe portare il numero complessivo degli studenti al di sotto della soglia dei 6 milioni, con conseguenti implicazioni per la distribuzione delle risorse e del personale docente nelle scuole di Napoli e della regione Campania.

ANDAMENTO DEGLI ULTIMI OTTO ANNI. L'analisi del Centro Studi Orizzonte Scuola, basata su dati ministeriali, ha evidenziato una perdita di oltre 300mila studenti nella scuola primaria a livello nazionale tra gli anni scolastici 2015/16 e 2022/23. Nello stesso periodo, la scuola secondaria di primo grado ha registrato un calo di circa 74mila studenti. L'unico segmento con una leggera crescita è rappresentato dalla scuola secondaria di secondo grado, che ha visto un aumento di circa 5.900 studenti. Questi andamenti nazionali si riflettono, con possibili specificità, anche nell'evoluzione delle iscrizioni nelle scuole di Napoli e della Campania.

VARIAZIONI PER ORDINE DI SCUOLA. I dati dettagliati mostrano come il calo abbia interessato maggiormente la scuola primaria, con una diminuzione degli iscritti da oltre 2,5 milioni nel 2015/16 a poco più di 2,26 milioni nel 2022/23. Allo stesso modo, la scuola secondaria di primo grado è passata da circa 1,63 milioni a poco più di 1,55 milioni di studenti.

PROIEZIONI DECENNALI E SCENARI OCCUPAZIONALI. La diminuzione della natalità potrebbe determinare, entro il 2035, una riduzione fino a 1,5 milioni di studenti a livello nazionale, con un conseguente rischio di 130mila cattedre in meno. Si tratta di una contrazione strutturale, non legata a fattori temporanei, ma al declino demografico che caratterizza il Paese da oltre un decennio. Questo scenario pone sfide significative per il sistema scolastico campano e per il futuro del corpo docente nella regione.

LA DIMENSIONE TERRITORIALE DEL FENOMENO. Il calo demografico colpisce in misura maggiore il Mezzogiorno, e la Campania non fa eccezione. Solo nel 2023, il Sud e le Isole hanno perso 73.800 abitanti, in un contesto che riflette una continua emigrazione, soprattutto giovanile, e una bassa natalità, con impatti diretti sulla rete scolastica e sulla pianificazione degli organici regionali. La città di Napoli, con la sua alta densità abitativa e le complesse dinamiche socio-economiche, è particolarmente sensibile a queste tendenze. Anche in Campania, la presenza di famiglie straniere e le loro scelte riproduttive sono fattori importanti da considerare nell'analisi delle dinamiche demografiche e del loro impatto sul sistema scolastico.

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