Tutte le novità
La scure
05 Aprile 2025 - 08:19
NAPOLI. I dazi imposti dagli Usa metterebbero a rischio il settore agroalimentare di una provincia italiana su cinque. Nella lista delle province ad alto rischio, a seguito delle barriere protezionistiche annunciate da Trump, secondo l’Ufficio studi di Cia-Agricoltori Italiani ce ne sono 21 - su un totale di 107 - le cui esportazioni di food verso gli Stati Uniti generano un valore superiore ai 100 milioni di euro.
La più esposta, in questa classifica che guarda ai valori assoluti dell’export, è la provincia di Salerno con 518 milioni, suddivisi soprattutto in ortofrutta lavorata e conserve di pomodoro, oltre a zucchero, cacao e condimenti vari. Segue Milano, con 422 milioni di spedizioni verso gli Stati Uniti, che vedono in primo piano le bevande alcoliche da aperitivo. Sempre per quel che concerne la Campania, Avellino è a quota 17 per cento con un valore in euro pari a poco più di 98 milioni; Napoli è al 14, con oltre 260 milioni di export verso gli Stati Uniti; Benevento arriva al 10 per una somma di poco superiore adi 17 milioni. Ultima è Caserta, con il 4 per cento, pari a meno di 19 milioni di euro di export verso gli Usa.
L’ATTACCO DI DE LUCA. Il tutto mentre il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, torna all’attacco nel corso della due giorni di Agenda Sud 2030 promossa dalla fondazione Merita alla Galleria d’Italia di Napoli: «Dobbiamo augurarci che questi squinternati di americani la facciano finita perché i dazi che hanno introdotto colpiscono in maniera pesante alcuni nostri settori produttivi. Tra questi di sicuro l’automotive sicuramente perché con il 25 per cento di dazi e un 40 di costo di energia in più, Pomigliano rischia di saltare».
Il governatore esprime l’auspicio che «con gli Stati Uniti si possa aprire una trattativa seria, anche se ovviamente non so quanto siano affidabili gli interlocutori. Se dovessi dire che apriamo la trattativa con uno come Musk… Io avrò una certa età, ma mi sembrano squinternati, soggetti da psichiatria».
Tra i settori a rischio, secondo De Luca, ci sono «l’agroalimentare, dalla pasta di Gragnano, all’olio, dall’ortofrutta, alla zootecnia, ai vini: è un comparto importante che rischia di avere dei colpi. Già adesso c’è un clima di incertezza. Ci auguriamo che si apra una trattativa seria con gli Stati Uniti d’America e anche che terminino le guerre, che stanno colpendo duramente l’Europa, non l’America, o gli altri». In precedenza De Luca, nel corso del consueto appuntamento social del venerdì, aveva annunciato che «nei prossimi giorni vedremo di fare degli incontri con il sistema delle imprese per capire esattamente quali sono i volumi che possono essere toccati dai dazi e per prendere eventuali contromisure per dare sostegno alle nostre imprese».
LA POSIZIONE DELLA CONFAPI NAPOLI. Intanto, Raffaele Marrone, presidente di Confapi Napoli, evidenzia che «i dazi non sono solo uno strumento economico, ma anche politico. Oggi più che mai l’Europa deve evitare risposte impulsive e misure di ritorsione che potrebbero aggravare ulteriormente la situazione. Pensare di controbilanciare l’imposizione di nuove tariffe con altrettante barriere rischia solo di alimentare una spirale dannosa per tutti, soprattutto per chi già oggi fatica a restare competitivo sui mercati internazionali». Infine: «Le nostre imprese non possono pagare il prezzo di decisioni che non tengono conto delle conseguenze a lungo termine. È fondamentale aprire canali di dialogo concreti e puntare a una progressiva ricomposizione degli squilibri commerciali, senza penalizzare il nostro sistema produttivo».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo