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Il riconoscimento
05 Aprile 2025 - 12:03
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 29 attestati d'onore di "Alfiere della Repubblica" a giovani che, nel 2024, si sono distinti nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive, nel volontariato oppure hanno compiuto atti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà.
Accanto ai riconoscimenti per comportamenti individuali, viene precisato, il presidente Mattarella ha assegnato anche 4 targhe per premiare azioni collettive di giovani e giovanissimi, anch'esse espressione dei valori di solidarietà, inclusione e accoglienza.
"Nuove vie per la solidarietà", è il tema che ha ispirato la scelta dei giovani insigniti in questa edizione. «Negli ultimi anni l'idea di solidarietà si è evoluta integrando nuove tecnologie, approcci sostenibili e un maggior coinvolgimento delle comunità», si legge in una nota del Quirinale.
DUE CAMPANE TRA GLI ALFIERI
Sono due gli alfieri della Repubblica in Campania. C'è Sara Cozzolino, 17 anni, di Napoli, una campionessa italiana di taekwondo che, nel tempo libero, si impegna con generosità come volontaria per allenare dei bambini con disabilità del suo quartiere, testimonianza di come lo sport, possa rappresentare un potente strumento di crescita personale ma anche di trasformazione sociale.
E da Caserta c'è Angela Calise, che a soli 19 anni è già stata messa duramente alla prova dalla vita. La perdita del padre, la malattia della madre, la sofferenza sperimentata in prima persona: sono eventi che lei ha saputo affrontare con forza e determinazione senza mai chiudersi in sé stessa, anzi senza perdere occasione per aiutare gli altri. Una storia di resilienza che ha suscitato ammirazione in quanti le sono vicini.
LE STORIE
Tra le storie narrate vi si trovano quelle di ragazze e ragazzi che hanno deciso di impiegare le proprie abilità scientifiche e tecnologiche per affrontare importanti sfide sociali e ambientali al fine di migliorare la qualità di vita di tante persone; gli esempi di adolescenti che utilizzano la scrittura come strumento di cambiamento sociale, per affrontare temi rilevanti e sensibilizzare i coetanei sull’importanza della cultura nella costruzione di una società più consapevole e aperta; la testimonianza di giovani attivi nel valore universale dello sport, potente strumento che consente di superare qualsiasi barriera fisica, culturale, sociale o economica.
A questi esempi di innovazione, si affiancano quelli - più classici ma non meno importanti per il filo rosso che tiene insieme gli Alfieri della Repubblica nominati nelle diverse annualità - dei giovani che si sono distinti per gesti “eroici", di coloro che si pongono come modelli di cittadinanza attiva perché impegnati a promuovere la cultura della legalità, dei tanti volontari che si spendono per i più vulnerabili, tutti portatori di storie straordinarie di inclusione e resilienza.
«Anche quest’anno, i giovani - conclude la nota del Quirinale - ci insegnano che l’altruismo, la generosità e la responsabilità sociale possono fare la differenza attivando un effetto moltiplicatore che può trasformare l’impegno del singolo in un movimento collettivo capace di generare profondi cambiamenti. Quanti oggi ricevono questo riconoscimento rappresentano, simbolicamente, solo una parte di quel numero indefinito di giovani che si impegna e lavora alacremente nella vita quotidiana, contribuendo ogni giorno a nutrire quell’insieme di valori che costituisce l’elemento propulsivo fondamentale per la nostra società».
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