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Via Duomo
06 Aprile 2025 - 13:06
Deborah Capasso (nel riquadro), la ristoratrice accoltellata in seguito a una violenta lite
NAPOLI. È in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita Deborah Capasso, la 47enne ristoratrice napoletana coinvolta in un’inchiesta della procura che a maggio 2024 portò cinque persone in carcere tra cui lei stessa. Per gli inquirenti alcune attività commerciali del centro storico erano servite per riciclare denaro del clan Contini, accuse che nel frattempo si sono attenuate e anche la donna, che rispondeva di intestazione fittizia, è tornata in libertà con buone probabilità di essere prosciolta.
Il ferimento dell’altro ieri sera nulla c’entra con la vicenda giudiziaria e avrebbe già un presunto responsabile: il 65enne C.T.. Una violenta lite in via Duomo intorno alle 22 tra i componenti di due famiglie, originata da contrasti sentimentali, sarebbe alla base del ferimento di Deborah Capasso, accoltellata al torace da C.T., intervenuto in difesa di familiari del gruppo opposto alla 47enne. La quale, soccorsa e trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini, ha avuto la fortuna che la lama non è penetrata in profondità.
Le sue condizioni comunque (fino al momento in cui il giornale andava in stampa) erano serie. Sul posto sono intervenuti i poliziotti del commissariato Vicaria-Mercato (guidato dal dirigente Michele Cante) che ha subito avviato l’attività di indagine dopo essersi trovati durante il servizio di controllo del territorio in via Duomo. Lì hanno notato alcune persone discutere animatamente dinanzi a un esercizio commerciale e hanno udito le urla di una donna che era stata ferita.
I poliziotti, tempestivamente intervenuti, hanno sorpreso un uomo con in mano un coltello e, pertanto, l’hanno disarmato e bloccato; inoltre, dagli accertamenti di seguito esperiti, gli operatori hanno accertato, anche grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza presenti nell’attività commerciale, che lui aveva ferito la donna come continuazione di una lite accaduta il giorno prima tra la vittima e un’altra signora. Cosicché l’indagato è stato denunciato dal personale operante dopo un lungo interrogatorio fino a tarda notte. Per lui ovviamente va sottolineata la presunzione d’innocenza fino all’eventuale condanna definitiva.
Deborah Capasso, incensurata, è salita alla ribalta della cronaca lo scorso 24 maggio in quanto ritenuta dalla procura titolare di fatto della pizzeria di via dei Tribunali “Dal Presidente” e arrestata. Dopo un periodo ai domiciliari, due mesi fa è tornata completamente libera. Lo storico locale dei Decumani, famoso perché il titolare preparò la “margherita” consumata da Bill Clinton durante una vista a Napoli, finì sotto sequestro e sotto amministrazione giudiziaria in relazione all’indagine della Guardia di finanza sul riciclaggio di danaro.
Autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori, aggravati dal metodo mafioso e con la finalità di aver agevolato le attività del clan Contini. Erano queste le accuse formulate nell’inchiesta che il 14 maggio 2024 portò all’esecuzione di 5 arresti e al sequestro delle quote della società che gestiva la famosa pizzeria “Dal Presidente”, rimasta chiusa per un breve periodo. Secondo gli inquirenti dietro alle attività commerciali c’erano un esponente di rilievo dei Contini allora detenuto, che agiva con la collaborazione di un congiunto imprenditore: l’ex marito di Deborah Capasso, il quale affrancandosi dalla vicenda aveva poi avviato un’attività di ristorazione panificazione in proprio.
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