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Via Carlo Poerio

Movida, sette minori con i coltelli aggrediscono coetaneo

La denuncia della Rete per la sicurezza dei minori adolescenti al deputato Borrelli

Movida, sette minori con i coltelli aggrediscono coetaneo
“Sabato notte, intorno all'1:30, mio figlio si trovava su via Carlo Poerio e si stava salutando con gli amici a fine serata. Già aveva notato che in quella strada si aggirava un gruppetto di sette/otto ragazzi dall'atteggiamento spavaldo, tant'è che si erano allontanati per evitarli. Ad un certo punto un suo conoscente transitava con lo scooter e veniva bloccato da questi energumeni che appositamente gli hanno ostruito il passaggio. Il ragazzo ha chiesto loro di spostarsi per farlo passare e a questo punto lo hanno spinto facendo cadere il motorino a terre ed hanno iniziato a prenderlo a calci e pugni. Mio figlio ed un amico hanno provato a dividerli ma alcuni di loro si sono alzati la maglietta mostrando almeno 5 coltelli che nascondevano. Quando è arrivata la Polizia si erano già dileguati mentre la vittima è stata accompagnata a casa». È la denuncia ricevuta dalla Rete per la sicurezza dei minori adolescenti, segnalata al deputato Francesco Emilio Borrelli.
«Purtroppo le baby gang sono completamente fuori controllo nella nostra città – ha commentato Borrelli - Una situazione che richiede misure straordinarie di controllo da parte delle forze dell’ordine, con perquisizioni a tappeto per trovare le armi che questi baby criminali portano regolarmente con loro, oltre a pene esemplari per chi circola armato nelle strade cittadine».
«Occorre dare più mezzi alle forze dell’ordine per consentire loro un’adeguata presenza sul territorio in particolare nei week end di movida – ha dichiarato Nelide Milano, portavoce con Ilaria Puglia e Barbara Tafuri della Rete per la sicurezza dei minori adolescenti – attraverso una rete capillare di controlli a campione per “disarmare" le gang di ragazzini. Ricordiamo a tutti l’importanza di denunciare anche in forma anonima questi episodi, utilizzando l’app Youpol della Polizia di Stato, fornendo tutte le informazioni utili a identificare criminali e aggressori. È un gesto fondamentale per tutelare i nostri figli e per cercare di offrire loro la possibilità di vivere la città in sicurezza».
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