I rappresentanti dei comitati civici insieme al deputato Francesco Emilio Borrelli e al consigliere della I Municipalità Lorenzo Pascucci hanno dato vita alla marcia per il “Lungomare senza pistole", partendo da Rotonda Diaz e arrivando fino a Mergellina sul luogo dove perse la vita Francesco Pio Maimone, centrato da una pallottola esplosa nel corso di una rissa, dalla quale era assolutamente estraneo, tra gang rivali.
Con loro i consiglieri di Municipalità Gianpiero Perrella e Luca Bonetti e il co-portavoce regionale di Europa Verde Rosario Visone. L’iniziativa è stata promossa a una settimana esatta da un altro grave episodio che ha visto un pregiudicato sparare ad altezza uomo tra la folla dopo un diverbio con i gestori delle giostrine dove aveva portato i suoi quattro figli.
«Quanto accaduto domenica scorsa a Rotonda Diaz dove un pregiudicato, che era in regime di semilibertà appena uscito di galera, ha sparato tra la folla ad altezza uomo dopo un litigio con i giostrai dove aveva portato i suoi quattro figli è gravissimo. A custodire l’arma era stata la moglie mentre il nonno dei bambini incitava il padre a sparare. Siamo stanchi e non ce la facciamo più a sopportare la violenza e l’arroganza di questi criminali, devoti alla cultura camorrista che sta affossando la nostra terra. Chiediamo subito l’installazione di telecamere su tutto il Lungomare oltre a una sorveglianza continua delle forze dell’ordine per prevenire nuove tragedie» dice Borrelli.
«Ma servono anche misure sociali che prevedano il coinvolgimento dei servizi sociali. I quattro bambini di quella famiglia, insieme a tanti altri, vanno salvati perché tra qualche anno saranno loro a sparare. C’è una mala Napoli che inneggia alla camorra e alle pistole che va combattuta. Bisogna promuovere un’altra idea della città, fatta di valori, di solidarietà e di persone che rispettano le leggi. Domenica scorsa solo per fortuna non c’è scappato il morto, come accadde purtroppo a Francesco Pio Maimone. E noi questo non lo dimenticheremo mai così come non dimenticheremo la squallida rete di connivenze e omertà che ha cercato di nascondere l’assassino, Francesco Pio Valda» conclude il parlamentare.
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