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i conti del comune

«Ridotti debito e tempi di pagamento grazie al “Patto per Napoli”»

Manfredi presenta lo studio realizzato dall'Osservatorio Economia e Società a tre anni dall'accordo governativo

«Ridotti debito e tempi di pagamento grazie al “Patto per Napoli”»

NAPOLI. "Grazie al Patto per Napoli abbiamo evitato il dissesto finanziario, che avrebbe rappresentato un trauma per tutta la città, con lo smantellamento delle società partecipate e il blocco degli investimenti e delle assunzioni. Abbiamo ridotto il debito e i tempi di pagamento: i fornitori del Comune vengono pagati subito, e questo significa, ad esempio, che le cooperative che svolgono attività sociali sono in grado di erogare immediatamente gli stipendi. Allo stesso tempo, abbiamo assunto più di duemila persone tra Comune e partecipate, abbiamo effettuato investimenti importanti e migliorato la qualità dei servizi. Considerando da dove siamo partiti, si tratta di un risultato quasi insperato, ottenuto grazie all'impegno di tutti, a partire dai Napoletani". Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, partecipando, questa mattina nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, alla presentazione dello studio realizzato dall'Osservatorio Economia e Società a tre anni dal "Patto per Napoli".

Con il primo cittadini presenti l'assessore al Bilancio, Pier Paolo Baretta, Claudia Gargiulo, Ragioniere generale e dirigente del Servizio Coordinamento, Gestione finanziaria e Patto per Napoli del Comune, e il professor Gaetano Vecchione, Università Federico II, coordinatore dell'Osservatorio. Lo studio, è stato spiegato, analizza la struttura finanziaria del "Patto per Napoli" e le azioni intraprese dal Comune, in un più ampio quadro di risanamento finanziario, per il miglioramento della riscossione, la razionalizzazione e l'efficientamento delle partecipate, la valorizzazione del patrimonio immobiliare, la riorganizzazione della macchina amministrativa, la digitalizzazione dei processi.

Il "Patto per Napoli", siglato il 29 marzo 2022 con l'allora primo ministro Mario Draghi, è "un contributo - è stato ricordato - a fondo perduto pari a circa 1,23 miliardi di euro da erogare in tranche annuali fino al 2042. L'approvazione del patto ha permesso al Comune di Napoli, in condizione di predissesto dal 2012, di consolidare il Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale avviato nel 2018. Una buona fetta del contributo statale (il 36%) è stata prevista per il 2022-2025. A partire dal 2026, il contributo si ridurrà e questo comporterà un maggiore impegno finanziario per il Comune". "Dopo tre anni - ha affermato Baretta - possiamo parlare di evidenze consolidate, non più sperimentali. Abbiamo ridotto il disavanzo di oltre un miliardo e i tempi di pagamento sono scesi a 30-29 giorni. Inoltre, abbiamo attuato i piani di investimento con Invimit e migliorato la riscossione. La strada è tracciata, ma non è finita. Bisogna ulteriormente ridurre il disavanzo, recuperare ancora rispetto ad alcune situazioni specifiche, ad esempio la refezione scolastica, e completare il percorso di riordino delle partecipate, per il quale a giugno presenteremo un piano definitivo".

L'Osservatorio di Economia e Società della città di Napoli, costituito dal Comune con delibera di Giunta del dicembre 2023, ha l'obiettivo di elaborare studi e analisi sulle principali dinamiche economiche e sociali della città. L'Osservatorio è coordinato da Gaetano Vecchione (Università Federico II) ed è composto da: Salvatore Biondo (IFEL), Paola De Vivo (Università Federico II), Giuseppe Lucio Gaeta (Università L'Orientale), Claudia Gargiulo (Comune di Napoli), Francesco Izzo (Università Federico II), Benedetta Parenti (Università L'Orientale) e Paola Sabadin (Comune di Napoli). L'Osservatorio opera in sinergia con la struttura dell'Amministrazione, attraverso il coinvolgimento dell'assessorato al Bilancio, delle Aree Ragioneria ed Entrate, del Gabinetto del sindaco, dell'Ufficio PNRR e Politiche di coesione avvalendosi, inoltre, della collaborazione scientifica di SVIMEZ - Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno. L'Osservatorio, oltre a curare il suo rapporto annuale che offre una fotografia dell'economia e della società partenopea, pubblica dei focus periodici su temi specifici che riguardano la città di Napoli.

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