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Camorra
08 Aprile 2025 - 08:46
Luca Esposito, 44 ann
NAPOLI. Nonostante la pesante accusa di essere uno dei riciclatori del clan Contini, per lui si sono riaperte anzitempo le porte del carcere. Ieri mattina il gip di Napoli Federica Villano, ritenendo ormai insussistenti le esigenze cautelari, ha disposto la scarcerazione di Luca Esposito, 44enne ex genero del boss Patrizio Bosti (quest’ultimo detenuto al 41bis) in relazione al reato di autoriciclaggio, che gli è stato contestato diversi anni fa dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli insieme con l’associazione per delinquere di tipo mafioso.
L’istanza, accolta ieri dal giudice, è stata presentata dai difensori di Esposito, gli avvocati Nicola Pomponio e Fabio Segreti. Esposito, marito di Flora Bosti, è stato arrestato l’ultima volta nel luglio del 2024. In precedenza gli venne notificata una misura cautelare in carcere, e venne però poi assolto, per il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso. Arresto e condanna, con la moglie, invece, per avere corrotto dei medici dai quali durante la pandemia ottenne dei falsi certificati per i tamponi Covid prima di partire per Dubai.
Il processo era arrivato al capolinea alla fine di marzo dello scorso anno. Assoluzione anche in secondo grado per Luca Esposito e Maria Bosti, rispettivamente ex genero e figlia di Patrizio Bosti, elemento di spicco e reggente del clan Contini, componente di rango della federazione malavitosa chiamata Alleanza di Secondigliano. La prima sezione della Corte d’appello di Napoli aveva infatti confermato l’assoluzione dall’aggravante camorristica in relazione al reato di corruzione dei medici per i falsi certificati per i tamponi Covid sottoscritti per consentire a marito e moglie di partire per Dubai.
Il giudice aveva ridotto la pena per Esposito a tre anni e due mesi e a tre anni per Maria Bosti. L’ultimo colpo di scena risaliva a novembre precedente, quando le esigenze cautelari, ritenute ormai attenuate, avevano fatto sì che Maria Bosti tornasse a piede libero. Il tribunale del Riesame, in sede di appello al Riesame, aveva infatti disposto la scarcerazione della figlia del boss per la vicenda di corruzione per dei falsi green pass e il famigerato viaggio a Dubai per la quale era stata arrestata insieme al marito mentre si accingeva a lasciare Napoli.
La sentenza di condanna risaliva all’inizio di marzo, quando Maria Bosti, figlia del boss Patrizio, e il marito Luca Esposito avevano incassato il verdetto di primo grado. La decisione era stata emessa dalla quinta sezione gip di Napoli. Il genero del boss dovrà scontare cinque anni e sei mesi di reclusione. A Maria Bosti era stata comminata invece una pena di 4 anni e 10 mesi. Entrambi erano stati assolti dall’aggravante mafiosa.
Le grane giudiziarie per Luca Esposito non sono però ancora terminate del tutto. L’ex genero del boss Bosti, per un breve periodo collaboratore di giustizia, è attualmente imputato per associazione finalizzata all’autoriciclaggio, il Riesame, respingendo l’appello del pm, ha però escluso l’aggravante della mafiosità.
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