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Patto per Napoli

«Disavanzo ridotto di oltre 1 miliardo»

A tre anni dalla firma Manfredi fa un bilancio «più che positivo. Abbiamo evitato il dissesto e stiamo in carreggiata»

«Disavanzo ridotto di oltre 1 miliardo»

NAPOLI. «Abbiamo evitato il dissesto che rappresentava un trauma per la città. Dopo tre anni possiamo essere soddisfatti. La strada da percorrere è ancora lunga, ma è perfettamente tracciata». Parole di ottimismo e speranza quelle del sindaco Gaetano Manfredi, facendo il punto della situazione dell'attuazione e delle performance del Patto per Napoli, siglato il 29 marzo di tre anni fa con il governo Draghi.

Manfredi ha ricordato che grazie al Patto sono stati evitati «la smobilitazione delle partecipate, il blocco degli investimenti e delle assunzioni e abbiamo rimesso in carreggiata il bilancio del Comune con la riduzione del debito, pagato tutti i fornitori, abbiamo assunto oltre 2mila persone tra Comune e partecipate, abbiamo realizzato investimenti importanti in città e migliorato la qualità dei servizi».

Dati a seguito dei quali il primo cittadino ha definito «assolutamente positivo» il bilancio dell'andamento del Patto per Napoli sottolineando che «considerando da come eravamo partiti era un risultato quasi insperato grazie anche all'impegno di tutti e dei napoletani in termini di miglioramento della riscossione e dunque di contributo finanziario».

Un percorso virtuoso che per il sindaco rappresenta la nuova strada per il recupero finanziario dei Comuni, le cui condizioni economico-finanziarie sono migliorate in tutta Italia. «Ora ci auguriamo di non andare verso una nuova stagione di austerity perché sarebbe davvero molto doloroso per i cittadini». Augurio che il sindaco si fa e fa anche come presidente nazionale Anci. Anche per l’assessore al Bilancio del Comune Pierpaolo Baretta si tratta oviamente di un un bilancio positivo, anche se «la strada non è conclusa».

Baretta ha evidenziato che ad oggi si registra una riduzione del disavanzo di oltre 1 miliardo e una migliore performance della riscossione, i cui dati al 31 marzo ci dicono che sono stati 165 i milioni recuperati di cui 90 già incassati». L'esposizione finanziaria complessiva del Comune di Napoli, a conti fatti, è quindi scesa da circa 5 miliardi di euro, al 31 dicembre 2021, a circa 3,9 miliardi, al 31 dicembre 2024.

Il Patto per Napoli, siglato il 29 marzo 2022, è stato un contributo a fondo perduto pari a circa 1,23 miliardi di euro da erogare in tranche annuali fino al 2042. Nei primi cinque anni, dal 2022 al 2026, l'importo complessivamente assegnato è pari a 486 milioni di euro, corrispondente al 40 per cento del contributo totale. L'approvazione del patto ha permesso al Comune, in condizione di predissesto dal 2012, di consolidare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale avviato nel 2018.

Rispetto alle misure che l'amministrazione comunale deve realizzare, sul fronte della riscossione, l'ente prevede di incassare in media circa 35 milioni aggiuntivi all'anno, attraverso l'incremento dell'addizionale Irpef, l'incremento dell'addizionale aeroportuale e il miglioramento della riscossione dei tributi. Per quanto riguarda l'Irpef, l'addizionale è stata incrementata dello 0,2 nel 2024, con la fascia di esenzione innalzata a 12mila euro. Secondo le stime dell'Osservatorio, l'incremento medio per i cittadini napoletani ammonta a 64 euro su base annua.

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