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Violenza sulle donne

Gaia: «Ora ho paura, aiutatemi»

La ragazza picchiata dal suo ex che ha cercato di ucciderla racconta e mostra le ferite

Gaia: «Ora ho paura, aiutatemi»

POZZUOLI-BACOLI. La comunità bacolese è sotto choc per l’aggressione che ha subito Gaia due giorni fa. È viva per miracolo, dice lei stessa la ragazza picchiata brutalmente dal proprio ex che ha agito insieme con altri due uomini. È stato un tentato omicidio, perché non solo l’ha riempita di botte, provocandole lesioni in tutto il corpo e il naso fratturato, ma poi ha provato anche a scaraventarla giù dal Belvedere di Pozzuoli. Gaia ha mostrato le sue ferite su Facebook in un video che è stato pubblicato sul profilo del deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli.

«Sono una sopravvissuta» ha detto la giovane vittima del pestaggio. Presente all’incontro con il deputato napoletano, anche l’assessore al Comune di Pozzuoli Titti Zazzaro. Decine le reazioni dei cittadini che seguono Borrelli e di quanti hanno letto la notizia sul profilo del sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione. Sono uomini e donne che chiedono la condanna più dura per l’aggressore, ma che si faccia giustizia anche perseguendo i due uomini che Gaia ha accusato di essersi fatti complici nel trattenerla, mentre l’ex la picchiava e poi di aver tentato di trascinarla in macchina per un tentativo di sequestro, che non si sa come sarebbe andata a finire.

“Lei è Gaia. Ed è viva per miracolo - scrive anche Josi Della Ragione sul suo profilo, mostrando la foto del volto triste e pesto della ragazza - Ha 25 anni, di Bacoli. Una giovanissima madre. Ed è stata massacrata di botte dal suo ex fidanzato. L’ha picchiata, ieri notte, insieme ad altri due “uomini”. In tre, contro una. È viva per miracolo. Stavano per scaraventarla giù da un belvedere, a Pozzuoli. Uno scandalo. Una tragedia evitata solo per miracolo. Lui, 36 anni, è adesso in galera. A Poggioreale. Lei, ha lesioni su tutto il corpo. E che solo in parte vedete. È stata colpita con pugni e calci, al corpo, al volto, al naso. Una storia devastante che deve far riflettere tutti. Gaia è viva, ed ha trovato la forza di denunciare pubblicamente quanto ha subito. Ho avuto modo di sentirla, poco fa, manifestandole tutta la solidarietà del popolo bacolese. Dobbiamo esserle vicino. E lo saremo con azioni concrete. Così come dobbiamo essere capaci di far uscire dal silenzio tutte quelle donne che subiscono minacce, violenza. Aiutateci ad aiutarvi. Abbiamo istituito il Centro Antiviolenza. Abbiamo istituto la Consulta per le Pari Opportunità. Ma c’è da fare molto di più, molto meglio. Gaia, non sei sola. Siamo al tuo fianco”.

I due si sono separati lo scorso gennaio proprio a causa delle violenze perpetrate tra le mura domestiche ma lui evidentemente non ha accettato la fine della relazione ed il fatto che lei fosse andata a vivere altrove con il figlioletto.Cosi la notte tra sabato e domenica è scattata la vendetta. Come ha riferito la stessa vittima al deputato Borrelli, lei era in macchina quando è arrivato il suo ex compagno che, “con l’aiuto di due complici”, l’ha trascinata fuori dall’abitacolo.

Da lì sono partiti schiaffi, pugni e calci ma è stato solo l’inizio di una brutale aggressione. L’uomo ha tentato scaraventare la giovane dal parapetto del Belvedere di Pozzuoli, ma lei è riuscita fortuitamente ad opporre resistenza e così i tre aggressori l’hanno presa di peso e trascinata nella loro auto, sui sedili posteriori, continuando a tempestarla di botte. Li però la ragazza ha trovato il cellullare del suo ex e con quello ha telefonato a suo padre per chiedere aiuto. Così, i tre impauriti per l’arrivo delle forze dell’ordine, hanno lanciato la giovane sull’asfalto e sono fuggiti.

Riuscita a rimettersi in piedi, Gaia ha chiesto aiuto ai passanti e sono delle ragazze si sono fermate. L’uomo, un 36enne, è stato arrestato dai carabinieri. «Chi mi dice che non si ripeterà? - è il grido di aiuto della giovane - Non dormo più, vivo con la paura della morte che incombe sulla mia testa, ho paura per mio figlio e per la nostra vita».

«Quel farabutto è in una prigione, e dovrà restarci a lungo, ma agli altri due dove sono? - invoca Borrelli - L’hanno picchiata, tentato di ucciderla e sequestrarla eppure sembra, per, molti, che la vittima sia il suo ex. Come se una donna diventi proprietà degli uomini una volta fidanzati o sposati. Un ragionamento figlio di una sottocultura che è ben lontana dall’essere sradicata, al contrario di ciò che si pensa. I due complici potrebbero cercare vendetta. Vogliamo sapere se li stanno cercando e nel frattempo: assieme al sindaco di Bacoli Josy Della Ragione, ho chiesto che la casa della vittima venga messa sotto sorveglianza».

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