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IL GIORNO DOPO

De Luca non si fa da parte

Non si esclude che lo “sceriffo” possa presentarsi con una sua lista e un suo candidato

De Luca non si fa da parte

Il governatore Vincenzo De Luca

NAPOLI. Lo stop della Corte Costituzionale lo ha spiazzato, ma non lo ha estromesso dai giochi: Vincenzo De Luca tira dritto per la sua strada e in vista delle prossime elezioni Regionali non ha alcuna intenzione di farsi da parte puntando a far valere il suo peso nella coalizione di centrosinistra, specie nella scelta del candidato

Il giorno dopo la sentenza della Consulta che, stabilendo l'incostituzionalità della legge regionale sul terzo mandato ne ha sbarrato la strada verso una eventuale conferma alla presidenza, il Governatore ha serrato le fila negli uffici di Palazzo Santa Lucia circondato dai suoi fedelissimi. Diverse le riunioni per fare il punto. Nessun appuntamento ufficiale in programma, De Luca ha affidato l'espressione del suo stato d'animo a una nota nella quale ironizza sulla sentenza: «Dopo il pronunciamento dell'Alta, anzi Altissima Corte - dice - si apre in Italia una stagione politica di alto valore ideale, morale e istituzionale... Ma nessuno si faccia distrarre dal lavoro!».

Ironia accompagnata da un elenco di una ventina di punti operativi, su tutti le liste d'attesa nella sanità: come a dire che a Palazzo Santa Lucia ora la priorità sono le cose da fare. Chi gli sta vicino lo descrive come «molto sereno e concentrato» sul lavoro da portare a termine in vista dei 7-8 mesi che lo separano dalla fine della legislatura. Un tempo biblico - si sottolinea negli uffici del Governatore - per decidere come arrivare alle prossime Regionali.

«L'annuncio dell'infinita serie di attività che Vincenzo De Luca vorrebbe compiere è incompatibile sia con l'impegno che lo attende per riempire gli scatoloni e traslocare da Palazzo Santa Lucia, sia con il fatto che quello che dichiara di voler realizzare è di gran lunga superiore, per volumi e dimensioni, a quanto fatto negli ultimi dieci anni di malgoverno della Campania», commenta Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.

La riunione con i capigruppo della maggioranza in Consiglio regionale, convocata per domani alle 11 a Palazzo Santa Lucia, sarà la prima occasione per testare gli umori all'interno della coalizione. Tra gli scenari possibili resta in piedi anche quello che - in caso di mancato accordo col centrosinistra - vedrebbe De Luca in campo con una propria lista a sostegno di un candidato di sua stretta osservanza. Un'ipotesi da evitare, dicono in molti, per impedire una frammentazione del campo largo che sarebbe letale. Pontieri in campo, dunque, per una mediazione che salvaguardi l'unità della coalizione.

A partire già dal pomeriggio dove le varie anime del centrosinistra si sono riunite nella vecchia sezione napoletana del Pci Aurelio Spoto. Di certo, il governatore vorrà dire la sua sul successore. Nessuna indicazione sui nomi - è il ragionamento che trapela anche da Santa Lucia - ai fini di un'intesa conteranno i programmi, che dovranno garantire la continuità con quanto messo in campo finora dall'ex sindaco di Salerno.

Ragionamenti e prove d'intesa che tengono banco anche al Nazareno che lunedì invierà in avanscoperta a Napoli il responsabile nazionale dell'Organizzazione Igor Taruffi e quello degli Enti locali Davide Baruffi. «Ora serve aprire una nuova pagina partendo dall'esperienza di questi dieci anni di De Luca alla Regione, e costruire un fronte progressista» indica la strada Francesco Boccia del Pd.

E anche Gaetano Manfredi, considerato uno dei papabili a intavolare una trattativa col Governatore, parla della necessità di «costruire una coalizione ampia partendo dai contenuti». Parole che sembrano andare incontro alle condizioni dettate da De Luca.

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