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L'iniziativa
12 Aprile 2025 - 11:48
L'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia
Una preghiera in musica, scritta insieme al maestro Enzo Avitabile, e il rito della Lavanda dei piedi, vissuto accanto alle realtà dell'associazionismo impegnate nella diffusione di una cultura di pace. Due gesti diversi, voluti dall'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, per la Santa Pasqua, ma un unico messaggio: la pace non sarà solo un ideale, ma un impegno concreto per la giustizia. L'arcivescovo di Napoli offre alla città una preghiera inedita, 'Perdonaci la pace', che per la prima volta è stata tradotta in napoletano e musicata da Avitabile. Non un semplice inno, ma una supplica collettiva, si spiega in una nota, "un grido che sale dal cuore di una terra che conosce il dolore della violenza ma che continua a sognare e a costruire pace per se stessa e per il mondo intero".
«Sono felice di questa collaborazione con don Mimmo - spiega Avitabile - Napoli, con la sua lingua e la sua musica, diventa ancora una volta voce universale, capace di unire radici e futuro, tradizione e profezia. E la musica è preghiera, una preghiera che diventa strada da percorrere insieme per costruire la pace di cui il mondo ha bisogno». La canzone e il video saranno disponibili sui canali social della Chiesa di Napoli e del Maestro Enzo Avitabile da oggi 12 aprile.
A ottant'anni dalla fine della seconda guerra mondiale, don Mimmo Battaglia celebrerà giovedì santo (ore 17) la Messa in Coena Domini in un luogo simbolico: il cortile del Maschio Angioino. Durante il rito della Lavanda dei piedi, l'Arcivescovo laverà i piedi a rappresentanti dell'associazionismo e del volontariato impegnati nella promozione della pace, nella difesa della giustizia e nel contrasto alla logica del riarmo. "Un gesto che richiama il Vangelo, ma che si fa impegno concreto: la pace non è solo un'idea, è un'azione, è un servizio, è una scelta che chiede di essere vissuta ogni giorno - si sottolinea - In un tempo in cui le guerre sembrano moltiplicarsi e il futuro sembra minacciato dalla logica della divisione e del conflitto, la Chiesa di Napoli risponde con la sua storia e il suo cuore: non restiamo spettatori, mettiamoci in piedi, costruttori di pace. Al termine della celebrazione, la processione eucaristica si concluderà presso l'altare della deposizione nella Basilica di San Giacomo degli Spagnoli, in piazza Municipio".
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