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Terra dei fuochi
15 Aprile 2025 - 19:34
NAPOLI. «Questi incontri sono importanti perché permettono un confronto diretto e rafforzano la collaborazione tra le istituzioni. Il ministero dell'Ambiente c'è: abbiamo stanziato risorse significative e introdotto semplificazioni per sostenere chi fa impresa e chi controlla. Alla Campania, abbiamo destinato oltre 60 milioni per la bonifica dei siti orfani e oltre 160 milioni dal PNRR per gli impianti, fondamentali per chiudere il ciclo dei rifiuti. Con il Decreto Legge Ambiente, inoltre, acceleriamo le bonifiche. Siamo consapevoli, infine, delle difficoltà di bilancio dei Comuni, e per questo, nell'ambito degli FSC, prevediamo ulteriori fondi per contrastare la formazione di nuove discariche abusive. Il governo è presente, nessuno deve sentirsi solo». Lo ha detto il viceministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Vannia Gava, a margine dell'incontro che si è svolto, questo pomeriggio, alla prefettura di Napoli.
L'appuntamento, convocato dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha visto un approfondimento sugli interventi di bonifica e contrasto agli sversamenti di rifiuti nelle aree ad elevata criticità ambientale in Campania. Con Gava erano presenti il Commissario unico per le bonifiche in Terra dei fuochi, generale Giuseppe Vadalà, i 54 sindaci dei comuni di Terra dei fuochi ricadenti nell'area metropolitana di Napoli, assieme ai rappresentanti di Regione Campania e Città Metropolitana, ai vertici provinciali delle Forze di Polizia, al comandante della Regione carabinieri forestale "Campania", al direttore regionale dei vigili del fuoco, al direttore generale Arpac e al comandante dell'Operazione Strade sicure dell'Esercito Italiano.
Il focus dell'incontro, spiega una nota della prefettura, «si è concentrato sull'esigenza che le diverse amministrazioni condividano le informazioni e sviluppino analisi per una efficace mappatura delle situazioni rilevanti sui territori. L'impegno del governo sul tema è quello di far più efficacemente rete per l'elaborazione di una organica strategia di intervento sugli specifici fenomeni evidenziati nelle singole realtà, dagli sversamenti reiterati in superficie ai rifiuti tombati, dagli interventi sui suoli agricoli contaminati alla prevenzione e tutela della salute pubblica, passando per una più efficace strategia di comunicazione e monitoraggio delle iniziative».
In parallelo, ancora la nota, «dovranno essere intensificate attività di vigilanza e controllo del territorio più mirate contro chi continua ciclicamente a operare abbandoni di rifiuti, intercettando le filiere produttive e le forme di illecito ambientale più impattanti. In campo anche nuove progettualità della Polizia locale, in corso di finanziamento con fondi aggiuntivi del ministero dell'Interno, grazie a risorse del Fondo Unico di Giustizia pari ad 1 milione di euro».
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