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L'inchiesta
16 Aprile 2025 - 08:19
Nel riquadro Marta Mariia Ohryzko
Marta fu maltrattatta, abbandonata, infine soffocata a Barano d'Ischia lo scorso 13 luglio: il compagno accusato di femminicidio, i Carabinieri arrestano il 41enne.
Stamattina, i Carabinieri della Compagnia di Ischia hanno dato esecuzione ad un'ordinanza applicativa di misura cautelare personale, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura partenopea nell'ambito di indagini condotte dalla IV Sezione Indagini ''tutela delle fasce deboli della popolazione'' (procuratore aggiunto Raffaello Falcone)nei confronti di un 41enne russo gravemente indiziato in ordine al reato di omicidio doloso pluriaggravato.
Già arrestato per maltrattamenti in famiglia aggravati dall'evento morte pochi giorni dopo la morte di Marta Mariia Ohryzko, la 32enne ucraina trovata priva di vita a Barano d'Ischia, il 41enne ora è accusato di averla anche uccisa. Le attività investigative a riscontro, effettuate mediante attività tecniche (intercettazioni ambientali e telefoniche) e consulenza autoptica, hanno fatto emergere l'effettiva causa della morte della giovane donna ucraina, svelando una dinamica chiaramente omicidiaria, sostiene l'accusa.
La giovane donna, purtroppo già vittima di maltrattamenti per mano dell'indagato, dopo esser stata lasciata da sola in un dirupo nei pressi della propria abitazione a seguito di una caduta che le cagionava la rottura di una caviglia, nel corso della notte veniva raggiunta dal compagno che la percuoteva con un pugno nell'occhio sinistro, per poi soffocarla cingendole con la mano le vie respiratorie, causando così la morte per asfissia meccanica, con le aggravanti della commissione del fatto per motivi abietti e futili e di avere agito approfittando di circostanze di tempo, luogo e di persona tali da ostacolare la pubblica e privata difesa.
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