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Tragedia a Monte Faito

Cade una cabina: 4 morti e un ferito grave

Si è rotto un cavo

Cade una cabina: 4 morti e un ferito grave

CASTELLAMMARE DI STABIA. Ore di angoscia hanno segnato la giornata, un 17 aprile destinato a restare nella storia per la grande sciagura che ha sullo sfondo il monte Faito. Una delle due funivie del versante stabiese della montagna è caduta provocando vittime.

Le "panarelle", così chiamate per vezzo dagli abitanti di Castellammare di Stabia trasportano ogni giorno i turisti in poco più di 7 minuti da quota 0 a quasi mille metri, regalando immensi scorci panoramici. Il bilancio drammatico: 4 morti e un ferito grave. L'incidente è stato causato dalla rottura di un cavo, che ha provocato lo schianto al suolo della cabina, trascinando con sé cinque persone: due coppie di turisti stranieri e il macchinista di bordo, Carmine Parlato, dipendente dell'Eav (Ente Autonomo del Volturno). L'unica sopravvissuta, una donna, è stata elitrasportata d'urgenza all'Ospedale del Mare di Napoli.

Fortunatamente, i nove passeggeri a bordo della cabina diretta a valle, insieme con operatori sono rimasti illesi. La loro cabina è rimasta sospesa nel vuoto a una ventina di metri dal suolo fino all'arrivo dei soccorritori, che li hanno tratti in salvo imbragandoli uno ad uno con le dotazioni di bordo. Nel loro caso, il freno di sicurezza ha funzionato, evitando conseguenze ben peggiori. L'incidente si è verificato poco dopo le 14.40. A dare la tragica notizia è stato l'ad di Eav, Umberto De Gregorio, con un post sui social che ha infranto ogni speranza dopo un primo annuncio di "tragedia". L'impianto turistico, molto apprezzato dagli amanti della montagna e soprattutto dai turisti, aveva ricominciato a funzionare solo una decina di giorni fa, in vista della stagione estiva, dopo la consueta chiusura invernale e solo dopo i collaudi. Tanto che, proprio per consentire accurati controlli, la sua data di apertura era stata sposta di una settimana.

La macchina dei soccorsi si è attivata prontamente, ma le ricerche dell'unico disperso sono state rese estremamente difficili dalle avverse condizioni meteorologiche e dalla fitta coltre di nebbia che avvolgeva la sommità del Faito, proprio nel giorno in cui la Protezione Civile aveva diramato un'allerta meteo gialla a partire dalle 14 per il rischio di temporali. In merito alle condizioni operative della funivia, De Gregorio ha dichiarato di avere "un direttore di esercizio di grandissima qualità" e che, sebbene l'impianto venga chiuso in presenza di forte vento, "evidentemente oggi ha ritenuto che le condizioni non fossero tali da imporre lo stop". Scene strazianti sul luogo della tragedia, con la moglie dell'operatore a bordo della cabina precipitata tra i primi ad arrivare in lacrime. Sul posto è giunto anche il procuratore di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, che ha annunciato l'apertura di un fascicolo per far luce sull'accaduto, definendo la fase attuale come "preliminare delle indagini".

Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha annunciato un'accurata relazione sull'incidente. Profondo cordoglio è stato espresso dal presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana e dalla segretaria del Pd, Elly Schlein, che ha manifestato il suo "dolore". Anche il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, rimasto in contatto con il prefetto di Napoli, Michele di Bari, presente sul posto per coordinare i soccorsi, ha espresso la sua vicinanza e il suo cordoglio alle famiglie delle vittime. Il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, commosso fino alle lacrime, in segno di partecipazione di tutta la cittadinanza, ha annullato tutte le manifestazioni delle festività pasquali.

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