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18 Aprile 2025 - 08:27
CASTELLAMMARE DI STABIA. La funivia del monte Faito «era stata riattivata nel 2017: era rimasta chiusa per anni e anni poi era stata rimessa in funzione. Avevamo fatto dei lavori di collaudo e manutenzione. Ci dicono i responsabili dell'azienda che la manutenzione era stata fatta da non più di una settimana e i collaudi erano stati fatti».
Queste le prime parole del governatore Vincenzo De Luca, giunto sul posto poco dopo la tragedia, intervenendo in diretta sulla Rai. Il governatore è andato al San Leonardo di Castellammare dove ha fatto un punto con gli operatori che stanno effettuando i soccorsi. Dopo aver espresso il suo dolore per le vittime e la tragedia e aver fatto un primo bilancio delle vittime, il governatore ha spiegato: «C'e' stata in queste ore veramente una situazione atmosferica pesantissima, quindi immagino quello che può essere successo a 1.500 metri di altezza. Però, ripeto, sono accertamenti tecnici che vanno fatti con il massimo rigore e nei prossimi minuti».
Quanto alla dinamica, De Luca chiarisce che «avevamo due cabine. Quella che era rimasta in giù, a 100 metri di altezza, con l'aiuto davvero straordinario dei vigili del fuoco, sono stati recuperati e fatti scendere a uno a uno a terra i turisti. La cabina che era rimasta in alto, in montagna ha avuto delle difficoltà. È probabile che sia scesa alla massima velocità e abbia urtato uno dei piloni centrali. Però, non aggiungo altro perché si sta accertando la dinamica di questa tragedia. In tutto questo - evidenzia - devo dire che anche l'elicottero del 118 è intervenuto in montagna rapidamente anche in condizioni difficilissime. La struttura di soccorso, di aiuto, di assistenza ha funzionato in maniera davvero importante». Un plauso dal governatore arriva ai soccorritori:
«Tenete conto che si sta lavorando in montagna. C'è nebbia, vento, non si riesce neanche ad arrivare a piedi in questi crepacci per cercare di recuperare l'ultima persona che va recuperata. Devo dire che è stato fatto un lavoro straordinario da parte della protezione civile e dei Vigili del Fuoco che dobbiamo ringraziare, che hanno lavorato davvero in condizioni estreme. Sono state salvate molte vite umane, poteva andare peggio».
L’INTERVENTO DEL NUMERO UNO DELL’EAV. «Le condizioni del tempo non erano adatte? Lo stabilisce il direttore di esercizio, ma molto spesso si chiude quando c'è un forte vento. In questo caso evidentemente si è ritenuto che non ci fossero le condizioni tali da impedire la circolazione». le parole del presidente dell'Eav Umberto De Gregorio Il numero uno dell’azienda regionale dei trasporti vive anche un dolore personale: «Purtroppo uno dei deceduti è un dipendente dell'Eav, persona che conosco benissimo. Dovete sapere - ha proseguito De Gregorio - che gli operatori della funivia del Faito sono tra i dipendenti di Eav più attaccati al proprio lavoro. Un attaccamento incredibile, di grandissima umanità, all'azienda, ma in particolare alla funivia del Faito. Sono tutti volontari, persone di grandissimo livello tecnico, morale ed umano. Ho un dolore profondo».
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