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Addio a bergoglio

Papa Francesco, il dolore delle monache dell'“assalto" affettuoso a Napoli

Suor Rosa Rispoli: «Dopo la gioia della Pasqua questa notizia dolorosa della partenza del Papa per il cielo»

Papa Francesco, il dolore delle monache dell'“assalto" affettuoso a Napoli

Papa Francesco e l'“assalto" delle suore a Napoli

Anche le monache di clausura delle “Trentatré" che qualche anno fa durante la visita del Papa a Napoli gli riservarono una accoglienza calorosa in cattedrale con il cardinale Crescenzio Sepe danno voce al loro dolore. '

«Dopo la gioia della Pasqua questa notizia dolorosa della partenza del Papa per il cielo», scrive suor Rosa Lupoli, tra le protagoniste dell'affettuoso “assalto" al Papa. 

Papa Francesco ha tenuto un rapporto particolarmente scherzoso con le suore in più occasioni. Al tempo stesso ha mostrato grande rispetto e considerazione per le religiose: il 6 gennaio 2025 ha nominato, ad esempio, suor Simona Brambilla prefetto del Dicastero per gli istituti di Vita Consacrata e le Società di vita apostolica. Era la prima volta che una donna arriva a una nomina del genere nella storia della Curia romana.

Il 4 gennaio 2025 il Papa era tornato a scherzare con le suore sfuggendo al “politically correct". «A volte nella mia vita ho trovato qualche suora che aveva la faccia di aceto e questo non è affabile, questo non è una cosa che aiuta ad attirare la gente. L'aceto è brutto e le suore con faccia di aceto, non parliamone!», disse nell'udienza con le Missionarie della Scuola.

Nel 2021 Francesco aveva chiesto alle Salesiane di non essere «zitellone», mentre nel 2022 aveva dato un consiglio alle Canossiane per combattere «il chiacchiericcio»: «un bel rimedio: se tu hai la tentazione di chiacchierare, morditi la lingua, ti si gonfia bene e non potrai parlare».

Anche alle suore di Santa Dorotea, sempre nel 2022, le aveva messe in guardia dallo sparlare: «Per favore niente chiacchiere perché il chiacchiericcio è una peste per la comunità».

Nella visita a Napoli del 2015, con le storiche immagini di un gruppo di suore di clausura che lo circondavano, Francesco criticò le monache che passano tempo davanti alla tv: «Nella diocesi che avevo prima - raccontò riferendosi a Buenos Aires -, c'era un collegio di suore, brave suore, ma la casa dove abitavano, l'appartamento che avevano, era un po' vecchia ed era necessario rifarla. E l'hanno rifatta bene, troppo bene, anche lussuosa. Ci hanno messo in ogni stanza un televisore. E all'ora della telenovela tu non trovavi una suora in collegio!».

In un'altra occasione, un'udienza con i seminaristi del 2022 aveva parlato del vizio del porno che interesserebbe anche le religiose: «È un vizio che ha tanta gente, tanti laici, tante laiche, e anche sacerdoti e suore. Il diavolo entra da lì. E non parlo soltanto della pornografia criminale come quella degli abusi dei bambini: questa è già degenerazione. Ma della pornografia un po' normale».

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