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L'inchiesta
23 Aprile 2025 - 10:58
Droga e auto rubate, i business del clan Licciardi. E ancora pusher ingaggiati per sostituire gli spacciatori arrestati nel Rione Don Guanella di Napoli. È quanto emerso nell'ambito delle indagini coordinate dalla Direzione distrettuale Antimafia e condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, che stamattina hanno portato all'esecuzione di 8 arresti.
Le indagini hanno documentato la disponibilità da parte degli affiliati di numerose armi da fuoco, utilizzate per scorribande armate e intimidazioni nei confronti dei gruppi criminali avversari. Sarebbe emerso, inoltre, che il clan Licciardi controlla anche il mercato dei veicoli rubati, gestendo la vendita a terzi o la restituzione al legittimo proprietario, dietro compenso, dei veicoli provento di furto (secondo il meccanismo cosiddetto del "cavallo di ritorno").
Inoltre, è stato accertato che un ulteriore ingente guadagno per le casse del clan Licciardi è costituito dalla gestione delle piazze di spaccio del rione Don Guanella. È stata ricostruita una fiorente attività i cui proventi vengono, almeno in parte, reinvestiti nell'acquisto da soggetti criminali in altre zone di ulteriori partite di stupefacenti con cui rifornire continuamente sia le piazze di hashish che quelle di cocaina.
Sono stati individuati i fomitori, ricostruiti gli accordi, i tempi e le modalità degli approvvigionamenti e delle successive consegne e la programmazione per l'ingaggio di nuovi spacciatori in caso di arresti. Contestualmente alla esecuzione del provvedimento di custodia cautelare, la Polizia di Stato ha eseguito perquisizioni nei confronti dei soggetti destinatari della misura cautelare e di altri indagati.
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