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L'inchiesta

Funivia Faito, verso l'autopsia delle salme delle vittime

L'incidente ha causato quattro morti ed un ferito grave

Funivia Faito, verso l'autopsia delle salme delle vittime

Notificati ieri i quattro avvisi di garanzia ad altrettanti dipendenti Eav nell'ambito della indagini avviate dalla Procura di Torre Annunziata dopo l'incidente della funivia del Monte Faito che ha causato quattro morti ed un ferito grave, continuano i sopralluoghi per accertare le ragioni della mancata entrata in funzione del freno d'emergenza della cabina.

Ad essere indagati sono il responsabile esercizio e manutenzione dell'impianto Marco Imparato, il direttore generale Pasquale Sposito, Giancarlo Gattuso della Direzione Infrastrutture, e Pasquale di Pace capo operatore. Dovranno rispondere dei reati di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose, questo ultimo nei confronti dell'unico superstite, il 23enne ingegnere israeliano Thabet Suliman ancora ricoverato all'Ospedale del Mare di Napoli.

La notifica è un atto dovuto in vista del conferimento dell'esame autoptico sulle salme delle vittime previsto domani. A perdere la vita nello schianto della cabina sul monte Faito sono stati: Janan Suliman, farmacista arabo-istraeliana di 25 anni, sorella di Thabet; Elaine Margaret Winn, 58enne britannica, suo marito Derek Winn, 65 anni, ed il macchinista dell'Eav Carmine Parlato.

Da parte sua Eav ha dichiarato «piena fiducia» nella magistratura «e massima collaborazione con gli inquirenti, come sempre, com'è giusto e com'è ovvio che sia, per accertare la verità e le eventuali responsabilità».

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