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Malanapoli
24 Aprile 2025 - 09:08
Nei riquadri gli arrestati Agostino Salvati, Pasquale Palma e Gaetano Basile
NAPOLI. A giugno scorso, nel giro di una manciata di giorni, avevano letteralmente seminato il panico nell’hinterland a nord di Napoli. Armati fino ai denti e con i volti ben nascosti da caschi o passamontagna, avevano messo nel mirino supermercati, farmacie e uffici postali, arraffando tutto il possibile.
La fuga del commando di giovanissimi rapinatori è però giunta al capolinea ieri mattina. Cinque banditi, tra cui un minorenne, sono state arrestate dai carabinieri della compagnia di Marano in esecuzione dei provvedimenti cautelari emessi dal gip del tribunale di Napoli Nord e del tribunale per i Minorenni. I cinque indagati rispondono a vario titolo, di rapina, ricettazione e detenzione abusiva di armi.
I maggiorenni arrestati sono Gaetano Basile, 24enne di Giugliano, Tommaso Micillo, 24enne di Giugliano, Pasquale Palma, 26enne di Villaricca, e Agostino Salvati, 19enne di Giugliano. I quattro, assistiti dagli avvocati Luigi Poziello e Michele Giametta, si trovano adesso in carcere in attesa di presentarsi davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia.
Pesanti le accuse da cui i quattro presunti banditi, ferma restando la presunzione di innocenza fino all’eventuale condanna definitiva, saranno chiamati a difendersi. Micillo e Basile l’8 giugno scorso avrebbero assaltato, imbracciando un fucile, il supermercato Eurospin sulla Circumvallazione di Melito, impossessandosi della somma di 1.093 euro.
Il 15 giugno il copione si ripete e i due portano via dall’Eurospin di via Colonne, sempre nel comune di Melito, un bottino di 2mila euro. Somma pressoché identica a quella prelevata da Salvati e Palma il 22 giugno dal supermercato Lidl di via Mugnano-Giugliano.
Sempre Salvati e Palma rispondono poi della rapina messa a segno nello stesso giorno ai danni della farmacia De Felice di via Madonna delle Grazie: in quel caso il raid aveva però fruttato soltanto 200 euro. Il colpo grosso non ha però tardato ad arrivare. Il 29 giugno scorso il duo Salvati-Palma entra nuovamente in azione, questa volta nell’ufficio postale di corso Europa, a Melito, e dopo aver puntato una pistola contro la direttrice dell’ufficio e il marito, si impossessa di 7.339 euro, denaro che era custodito all’interno delle casse.
A quel punto scattano le indagini dei carabinieri e nel giro di alcuni mesi ecco che è arrivata la svolta. I militari dell’Arma, nel corso dell’inchiesta, si sono avvalsi, oltre che delle testimonianze delle vittime, anche delle registrazioni effettuate da alcune telecamere di videosorveglianza, sia pubblica che privata. Da quelle registrazioni è stato infatti possibile estrapolare i numeri di targa dei veicoli usati dalla banda per mettere a segno i colpi.
Dai successivi accertamenti all’identificazioni dei cinque indagati il passo è stato quindi breve. Il cerchio delle indagini non è però ancora del tutto chiuso. Ai raid avrebbe infatti preso parte almeno un altro giovanissimo, la cui identità non è stata però del tutto chiarita. Tre dei cinque arrestati erano inoltre già sottoposti ai domiciliari.
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