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28 Aprile 2025 - 08:30
Turisti si rinfrescano a Napoli
NAPOLI. L'estate del 2025 si prospetta in Italia, e in particolare a Napoli, con scenari meteoclimatici preoccupanti, secondo le recenti proiezioni dell'Ecmwf. Le indicazioni suggeriscono una nuova stagione estiva da record, segnata da temperature costantemente elevate, una quasi totale assenza di precipitazioni e un'intensificazione degli eventi estremi, per molti chiari segnali del cambiamento climatico in atto.
Già con l'arrivo di giugno, l'Italia intera, da nord a sud, inizierà a fare i conti con un aumento termico significativo. Tutta la penisola mostrerà anomalie di temperatura intorno ai +0.5°C, con la Puglia che potrebbe registrare valori superiori a +1.5°C. Le regioni settentrionali, come Lombardia, Piemonte e Veneto, sperimenteranno un riscaldamento più graduale ma continuo. Anche la Sicilia e la Sardegna si affacceranno all'estate con temperature ben oltre le medie stagionali.
Nel pieno dell'estate, luglio si trasformerà in una vera e propria fornace, soprattutto nelle grandi città italiane. La Pianura Padana, l'entroterra toscano e le aree metropolitane di Milano, Roma e la stessa Napoli saranno esposte a giornate con temperature percepite che supereranno i 40°C, un disagio amplificato dall'effetto isola di calore urbano.
La combinazione di asfalto, cemento e la mancanza di una ventilazione naturale porterà a notti tropicali, con minime che non scenderanno sotto i 20°C, compromettendo il benessere psicofisico dei cittadini, in particolare delle fasce più vulnerabili della popolazione napoletana e nazionale. Anche nel mese conclusivo dell'estate, agosto, il caldo continuerà a farsi sentire intensamente, specialmente nel Sud e nelle Isole Maggiori.
Le anomalie termiche si manterranno tra +0.5°C e +1.0°C, mentre le piogge saranno pressoché assenti. La Sicilia e la Sardegna potrebbero affrontare condizioni critiche di siccità, aggravate dalla totale mancanza di fenomeni rinfrescanti e dalla scarsità di venti umidi atlantici. L'aspetto delle precipitazioni si rivela tra i più allarmanti. Già a giugno, molte regioni, tra cui il Centro-Nord, la Sicilia e la Sardegna, dovranno affrontare un deficit pluviometrico tra i -25 mm e i -50 mm.
A luglio, il quadro peggiorerà ulteriormente, con precipitazioni quasi nulle su gran parte del Paese, Napoli inclusa. Solo alcune aree interne appenniniche potranno beneficiare di temporali violenti e improvvisi, spesso accompagnati da grandinate o downburst. Ad agosto, il problema della siccità diventerà diffuso e strutturale, con invasi e falde acquifere in sofferenza, specialmente nella Val Padana e nelle due Isole Maggiori.
L'agricoltura italiana, già provata dalle stagioni precedenti, rischia gravi ripercussioni economiche e ambientali, con possibili impatti anche sui mercati alimentari di città come Napoli. Il 2025 potrebbe tristemente passare alla storia come l'anno dei blackout estivi. L'aumento esponenziale dell'uso di condizionatori d'aria nelle città, unito alle alte temperature persistenti, metterà a dura prova il sistema energetico nazionale.
Le zone urbane ad alta densità abitativa, come Firenze, Bologna, Torino e la stessa Napoli, saranno particolarmente a rischio di collasso energetico. Inoltre, l'esposizione prolungata al caldo intenso aumenterà il numero di ricoveri ospedalieri per colpi di calore e patologie correlate, soprattutto tra anziani, bambini e soggetti fragili.
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