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Il caso
04 Maggio 2025 - 18:13
I Faraglioni di Capri
La questione degli “inchini" compiuti dalle grandi navi da crociera vicino ai Faraglioni di Capri sta accendendo un acceso dibattito. A sollevare la questione è Nabil Pulita, referente locale di Legambiente, che denuncia il fenomeno che rappresenta un rischio crescente per l'ecosistema dell'isola.
L'ultimo episodio contestato si è verificato nel tardo pomeriggio di ieri, quando a eseguire l'inchino sarebbe stata la nave da crociera Silver Ray, battente bandiera delle Bahamas. Con i suoi 244 metri di lunghezza e 34 di larghezza, il natante ha compiuto una manovra di avvicinamento ai Faraglioni che, pur essendo conforme alle regole della Capitaneria di Porto di Capri, ha comunque sollevato le preoccupazioni degli ambientalisti.
«Queste manovre – spiega Pulita – sono assolutamente da evitare, anche se non sempre si infrangono le norme. Il problema è l'aumento della pressione antropica su un ecosistema così fragile e di una bellezza straordinaria. La nostra preoccupazione si concentra sulla fauna marina, come la rara foca monaca recentemente avvistata e fotografata nelle acque dell'isola, che rischia di essere disturbata da queste attività».
Secondo Legambiente, è necessario adottare regole condivise e sistemi di tutela più efficaci per preservare il patrimonio naturale di Capri. In particolare, il referente sottolinea l'importanza di implementare le boe di delimitazione, già promesse dal Comune all'inizio della stagione turistica, e di concludere l'iter per l'istituzione dell'Area Marina Protetta dell'Isola di Capri.
«Capri non può aspettare – conclude l'esponente di Legambiente – serve agire subito per tutelare il suo ecosistema e garantire un futuro sostenibile al turismo dell'isola. La collaborazione tra istituzioni, operatori e cittadini è fondamentale per mettere in atto strategie di conservazione efficaci».
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