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san giovanni a teduccio

Cittadella scolastica nel degrado

La zona ospita anche l’istituto elementare Sarria-Monti e l’asilo comunale Bertelli

Cittadella scolastica nel degrado

NAPOLI. «Da tempo ci stiamo battendo per il recupero non solo dell’ecomostro di via Bernardino Martirano, del quale il quotidiano Roma ha più volte documentato lo stato di degrado, ma anche dell’area della cittadella scolastica che versa in condizioni preoccupanti». A dirlo Daniele Simonetti, presidente della commissione Lavori pubblici della sesta Municipalità ed esponente di Azione che, assieme ai consiglieri Carmela Amarante, Gennaro Amato e Gabriele Melluso, torna a sollevare la questione della riqualificazione della Cittadella scolastica e dell’ex scuola Giotto-Monti oltre alla messa in sicurezza di piazzette e giardinetti. «Chiediamo sicurezza per bambini, docenti, alunni e accompagnatori che spesso sono a rischio perché le auto percorrono la zona visto che il cancello è sempre aperto. Uno dei primi atti della consiliatura municipale, rimasto ancora al palo, probabilmente perché si aspetta una delibera comunale, è quello relativo alla pedonalizzazione dell’intera area e l’ingresso consentito solo ai mezzi consentiti» dice Simonetti.

L’edificio della scuola media Giotto-Monti all’interno della cittadella scolastica di via Bernardino Martirano, a San Giovanni a Teduccio, è quindi sempre più nel degrado. Il tutto in un luogo che che ospita anche la scuola materna ed elementare Sarria-Monti e l’asilo comunale Bertelli e che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto rappresentare un’oasi che, però, nel corso del tempo è stata presa d’assalto da veicoli che spesso passano indisturbati. Il tutto nonostante la giunta municipale, tra i primi suoi atti, avesse effettuato un sopralluogo con l’assessore comunale Antonio De Iesu per valutare la possibilità di rendere l’area accessibile solo ai pedoni. Atto approvato ma allo stato ancora tradotto in pratica.

Il problema principale, però, è rappresentato dall’edificio della scuola Giotto-Monti totalmente abbandonato e pericolante, con ripetute segnalazioni di caduta di calcinacci e vetri e alberi che si sono ormai posati sul tetto della struttura creando il rischio di cedimento. All’interno una vera e propria foresta, dove, nonostante le ripetute derattizzazioni, continuano a proliferare topo e insetti. A novembre scorso Simonetti aveva preso carta e penna per denunciare ai vertici del Comune di Napoli la situazione chiedendo a gran voce la messa in sicurezza dell’area e dell’edificio prima di deciderne, in quest’ultimo caso, la destinazione.

«Non possiamo consentire che uno dei posti maggiormente frequentato nell’area orientale di Napoli versi in condizioni di degrado e fatiscenza. Tra l’altro sono presenti muretti delle aiuole danneggiati, e i bambini giocano vicino, pavimenti sconnessi ma soprattutto degrado dovuto all’ecomostro con calcinacci e pezzi di vetro. Qualche tempo fa inviammo una missiva alle autorità competenti che per ora non ha avuto riscontro ma noi raccogliamo ancora una volta l’allarme dei cittadini della zona. Mi batterò con gli altri consiglieri per il pieno recupero dell’area» conclude.

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