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il caso

Assistenza bimbi autistici, allarme nel Napoletano

La denuncia dell'associazione La Battaglia di Andrea

Assistenza bimbi autistici, allarme nel Napoletano

La signora Romina e, a destra, Asia Maraucci

NAPOLI. Rischio dimezzamento per le terapie dei bambini autistici, nel Napoletano, dove le famiglie sono in allarme. A renderlo noto è l'associazione La Battaglia di Andrea che da anni si batte per i diritti dei bimbi diversamente abili. Negli ultimi giorni - spiega una nota - numerose famiglie provenienti dalle città di Cardito, Crispano e Caivano, situate nella provincia dell'area nord di Napoli e geograficamente molto vicine a Caserta, hanno segnalato che in un centro di riabilitazione casertano, dove i figli autistici sono presi in carico, gli è stato comunicato che le terapie saranno dimezzate. Queste città fanno tutte parte dell'ASL Napoli 2 Nord, e secondo il racconto dei genitori, il centro in questione si giustificherebbe affermando che queste azioni sono conseguenza di una delibera regionale di luglio 2024, che prevede in un allegato la presenza all'interno del centro del 80% dei bambini residenti nell'area cittadina dell'asl, cioé Caserta.

"Non è possibile una situazione del genere - dichiara Romina, una mamma - ci è stato comunicato senza mezze misure che o accettiamo di dimezzare volontariamente le terapie attraverso un prestampato da loro fornito e da noi firmato con una sorta di nostra accettazione volontaria, oppure le terapie ci verranno comunque dimezzate d'ufficio, con il serio rischio di non essere neanche più confermati alla scadenza del piano terapeutico". "Purtroppo molte mamme spaventate hanno già firmato poiché temono che, se non firmano, perdono tutto", prosegue la donna. "Il dimezzamento d'ufficio - viene sostenuto - non tiene assolutamente conto delle prescrizioni degli specialisti che seguono i bambini, le cui indicazioni terapeutiche personalizzate vengono così completamente disattese".

"Alle nostre domande, - prosegue la donna - dal centro di riabilitazione è stato risposto che si stanno attenendo a una delibera regionale di luglio 2024, scaricando quindi le responsabilità sulla regione, delibera che darebbe priorità in questo centro e nei centri casertani per l'80% ai bambini residenti in provincia di Caserta. Ma - precisano i genitori - questa delibera non tiene conto dell'articolo 3 della Costituzione Italiana, che sancisce il principio di uguaglianza, stabilendo che 'tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di condizioni personali o sociali', né dell'articolo 32, che tutela il diritto alla salute come diritto fondamentale dell'individuo, affermando che 'la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività'".

"Tutto ciò mi sembra assurdo - dichiara Asia Maraucci, presidente de 'La Battaglia di Andrea', che ha già messo a disposizione i suoi avvocati - le istituzioni devono garantire sicuramente il diritto alle cure ai bambini. Abbiamo già informato il direttore generale dell'ASL Napoli 2 Nord, Mario Iervolino, il quale sicuramente farà di tutto per tutelare i suoi piccoli pazienti e garantire loro la continuità terapeutica a cui hanno diritto". 

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