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il caso
05 Maggio 2025 - 17:57
Può la penna davvero ferire più della spada? Forse, sicuramente è più efficace di un piede di porco. Quello utilizzato dagli scassinatori.
È infatti con le parole, impresse su uno schermo luminoso, che il titolare della Farmacia Russo, di via Simone Martini al Vomero, ribadisce la propria rivincita sui rapinatori che da tempo assaltano il locale. Grazie all’installazione di un antifurto nebbiogeno l’ultimo colpo tentato alla farmacia non è andato a segno e i rapinatori sono stati costretti a darsela a gambe levate.
“Carissimi ladri - sono le parole che compaiono sullo schermo rivolte ai rapinatori - vi avevo avvisato l’ultima volta che siete venuti a fare visita alla mia farmacia (1° furto 14 agosto, 2° furto 4 gennaio, 3° furto stanotte 4 maggio), che avrei fatto trovare le casse vuote. Io mantengo sempre le promesse. Devo dire che questa volta sono stato un po’ cattivello, perché non vi ho informato che avrei installato l’impianto nebbiogeno. Purtroppo, ahimé, stanotte quando siete venuti a farmi visita è entrato in funzione e siete dovuti scappare come conigli. Io amo Napoli e non sarete voi con questi atti vili e meschini a farmi cambiare idea o peggio ancora ad indurmi a lasciare la professione che amo. Pertanto, vi avviso che la prossima volta che verrete vi farò trovare ancora un’altra sorpresa. Intanto vi saluto e vi auguro un pessimo lavoro, come quello di stanotte. Dimenticavo: forza Napoli, sempre!”.
«L’iniziativa del dottor Russo rappresenta a pieno lo spirito napoletano, quello di un popolo che si piega ma non si spezza, che non si arrende e trova modi originali e creativi per superare le avversità. Complimenti a lui» commentata il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli che con il consigliere municipale Rino Nasti è andato a esprimere la propria solidarietà al farmacista.
«Al di là della speranza e del sorriso che il messaggio della farmacia ci ha regalato, non tutti hanno i mezzi e la forza di contrastare un fenomeno, quello dei furti e delle rapine, che da anni dilaga sul territorio. Spetta alle istituzioni combattere e arginare la criminalità. Da esse ci aspettiamo ben più delle parole, ne sono state spese tante, ma ben poche hanno avuto il piacere di fare il salto di qualità e vedersi trasformate in fatti. Anzi, mi correggo, i fatti ci sono stati, hanno chiuso caserme e posti di polizia, hanno indebolito le divise. Il crimine ringrazia tanto» conclude.
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